Gela. C’è anche il sindaco Lucio Greco tra i primi cittadini che hanno aderito all’appello affinché il premier Draghi rimanga al suo posto, proseguendo il progetto politico in corso. Una caduta del governo ed eventuali elezioni anticipate non sono viste come soluzioni adeguate, almeno in questa fase. Greco ha aderito insieme a decine di sindaci siciliani e ad altri primi cittadini italiani. L’avvocato ha spesso fatto riferimento al modello Draghi e segue con interesse questa esperienza istituzionale. “Insieme a tanti altri sindaci della Sicilia, ho aderito all’appello con cui si chiede a Draghi di restare alla guida del governo. Le emergenze sanitaria, economica e sociale, alle quali vanno aggiunte le conseguenze della guerra in corso, impongono un atteggiamento serio e responsabile. Non si può abbandonare il nostro paese al suo destino solo per qualche calcolo elettoralistico. Tutti i partiti, in una fase così difficile e delicata, dovrebbero sostenere convintamente il governo Draghi, peraltro apprezzato e rispettato da tutti i più importanti leader mondiali”, spiega Greco.
Il primo cittadino fa capire che non si può dare seguito alla mossa del Movimento cinquestelle, che ha sostanzialmente deciso di lasciare il patto di governo. “Non è accettabile che alcune forze populiste possano tenere in ostaggio la sorte di una grande democrazia. Abbiamo l’obbligo di reagire”, conclude. A livello locale, proprio Greco sta cercando di tenere insieme una compagine amministrativa composta da entità diverse e che in parte richiama l’attuale modello del governo nazionale. Il presidente della Regione Nello Musumeci invece non ha aderito all’appello, seguendo la linea del leader nazionale di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, invece favorevole ad elezioni anticipate.