Gela. Dagli accertamenti condotti dagli investigatori è stato appurato che furono due minorenni, appena quattordicenni, ad attivare un falso profilo Instagram, per inviare messaggi a sfondo sessuale, usando le generalità e le foto di una diciassettenne. Le minorenni gelesi, dopo quanto emerso, sono state indagate per sostituzione di persona, con attività condotta dai pm dalle procura di Caltanissetta. Un procedimento che si è da poco concluso. La procura nissena ha chiesto il non luogo a procedere per difetto di imputabilità, vista l’età delle due coinvolte. Gli accertamenti, anche informatici, hanno delineato la loro responsabilità. Pare che abbiano agito per danneggiare e screditare la diciassettenne. La ragazza, come ha spiegato in una memoria scritta il legale che l’assiste, l’avvocato Rocco Cutini, ha subito ricadute psicologiche ed è rimasta assai turbata.
Il giudice, nonostante la non imputabilità delle giovani, ha comunque voluto fissare un’udienza e le ha sentite, ammonendole e redarguendole per quanto accaduto. Nei loro confronti non ci saranno conseguenze, con il procedimento che si è chiuso in via definitiva. Le minori sono rappresentate dagli avvocati Francesco La Rosa e Fabio Cipolla.