Gela. Sarà stato il caldo afoso di questi giorni o l’ennesima crisi idrica estiva o forse ancora l’endemica disillusione verso la politica fatto sta che i gelesi non hanno risposto all’appello di Cateno De Luca che ieri ha concluso il suo tour della provincia nissena proprio in piazza Umberto.
L’ex sindaco di Messina arriva in città intorno alle 19, con lui il parlamentare europeo Dino Giarrusso e Guglielmo Panebianco, fondatore del Movimento No Muos, ma ad accoglierlo trova solo poche decine di persone che attorniano il palchetto improvvisato dal quale De Luca inizia il suo comizio.
Impossibile non chiedergli quali siano le sue impressioni su Gela che “Scateno” considera una città sospesa, mai realmente amministrata.
“Gela oggi sembra sospesa – dice De Luca – dove le questioni ataviche non vengono mai risolte. Forse perché Gela non ha oggi un sindaco che sia anche amministratore e anche perché la città paga le conseguenze in ambito regionale di un “sindaco di Sicilia”, di una persona cioè che conosca le necessità dei singoli comuni”.
De Luca poi torna sulla questione Sanità, tema che aveva già affrontato in mattinata a Caltanissetta e torna ad attaccare l’Assessore Regionale Ruggero Razza.
“Razza mi ha vessato quando ero sindaco di Messina e oggi da siciliano mi ha venduto una sanità che non corrispondeva a quelle che erano le rappresentazioni fornite dai dati ufficiali della Regione Sicilian – ha dichiarato l’ex primo cittadino messinese – Dati che non corrispondevano a verità e che venivano diffusi solamente per nascondere il fatto che il Re in realtà era nudo”.
Anche sui rifiuti e sulla questione Timpazzo De Luca entra a gamba tesa.
“Lo dissi più di un anno fa che Gela sarebbe diventata la discarica di Sicilia – racconta De Luca – e oggi questa è diventata una triste realtà. Parlare di Termovalorizzatori quando la percentuale media della raccolta differenziata in Sicilia è così bassa, è solo campagna elettorale. Questo è solo l’ennesimo fallimento di un Governatore che con le sue omissioni sta involontariamente favorendo un sistema che il Procuratore Zuccaro ha già abbondantemente denunciato”.
Nel comizio non mancano nemmeno le stoccate alla coalizione progressista e alle primarie, a poche ore dalla rottura tra Draghi e il M5S e le conseguenti dimissioni del Presidente del Consiglio. Una vicenda che secondo l’ex grillino Dino Giarrusso peserà anche sulle alleanze progressiste in Sicilia.
“Io mi sento fortemente in imbarazzo a parlare di queste Primarie che, a questo punto, non so neanche se ci saranno – dice l’ex grillino – sono stati ignorati gli attivisti e la base del movimento per imporre un candidato dall’alto. Né il centrodestra né il centrosinistra stanno facendo una figura dignitosa. Questa è la rappresentazione plastica della politica stantia che, con De Luca, vogliamo combattere”.
Ancora nel 2022 si organizzano comizi in piazza!! Sembra un film di Ficarra e Picone
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