Gela. I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle insistono.
Verrà valutata la permanenza in commissione. Sì alla commissione d’indagine sui rifiuti, il cui mandato è stato appena prorogato per altri sessanta giorni, ma senza gettoni di presenza. Nel corso della conferenza dei capigruppo di venerdì, però, è stata votata favorevolmente la proroga, mantenendo comunque il gettone di presenza per i consiglieri che ne fanno parte, compreso il grillino Angelo Amato. A questo punto, la permanenza del consigliere a cinquestelle nella commissione d’indagine è in bilico. Il gruppo consiliare del movimento potrebbe decidere di ritirare la partecipazione alla commissione, di conseguenza verrebbe meno la presenza nell’organismo d’indagine dello stesso Amato. Il consigliere si dice del tutto contrario alla previsione di un gettone di presenza per la commissione sui rifiuti che andrebbe a violare quanto previsto nell’originaria proposta firmata dai cinquestelle. In quell’atto, infatti, si escludeva qualsiasi gettone di presenza per i componenti. “E’ assurdo – spiega il consigliere comunale a cinquestelle Virginia Farruggia – noi, al momento del voto sulla commissione, abbiamo portato in aula una proposta che espressamente escludeva gettoni di presenza. Diversi consiglieri comunali si erano detti favorevoli, votando proprio in base a questa condizione. Venerdì, invece, siamo venuti a sapere che in realtà il gettone c’è e come! Il consigliere Amato, peraltro, non poteva sapere del gettone di presenza per il semplice fatto che quei compensi non gli sono stati ancora liquidati. A questo punto, cosa dobbiamo pensare? Un errore di trascrizione? Mi pare molto difficile dato che durante la seduta che servì ad approvare la commissione d’indagine molti consiglieri si erano espressi in favore della gratuità della commissione. Noi abbiamo regolarmente depositato la nostra proposta. E’ stato approvato un atto diverso?”. La stessa Farruggia, così come già il capogruppo Vincenzo Giudice, conferma che nelle prossime ore verrà valutata la permanenza dei cinquestelle nella commissione d’indagine.
Escluse anomalie. Salvatore Gallo, consigliere comunale del Pd che sta coordinando tutta l’attività della commissione, ha escluso qualsiasi anomalia. “A questo punto – ha detto – devo pensare che oltre ad essere falsi moralisti, i cinquestelle non siano assolutamente in grado di svolgere la propria attività in consiglio comunale. Loro proposero la commissione d’indagine ma non hanno mai depositato la richiesta sul tavolo del presidente del civico consesso. Di conseguenza, quando l’aula consiliare ha detto sì alla commissione d’indagine è scattato il normale sistema previsto dalla normativa in materia. Ovvero, i componenti di ogni commissione hanno diritto al gettone di presenza. Nella loro proposta, mai depositata, il gettone veniva tagliato”.