Gela. Sarà presentato giovedì 14 luglio a Gela alle ore 17:30, presso il Centro sociale Arci di via Ascoli, il libro di Alex Corlazzoli “Paolo sono” (Giunti Editore), un taccuino immaginario in cui Paolo Borsellino racconta in prima persona alcuni episodi della sua vita, dagli anni dell’infanzia nel quartiere Kalsa a Palermo a quel drammatico 23 maggio 1992 in cui il suo collega e amico Giovanni Falcone perse la vita nell’attentato di Capaci. Un libro rivolto in primo luogo alle nuove generazioni, alle ragazze ed ai ragazzi nati molti anni dopo le terribili stragi mafiose che nel 1992 insanguinarono Palermo e sconvolsero l’intero paese, suscitando la reazione della società civile. Un libro delle emozioni e della memoria di cui l’autore discuterà con un gruppo di giovanissimi che in queste settimane hanno partecipato ad un laboratorio di lettura all’interno del Centro Estivo del progetto Tutti Insieme per Gioco, realizzato nella sede del Circolo Arci Le Nuvole. Un incontro aperto anche alle generazioni più mature, che vissero direttamente quelle drammatiche giornate del maggio e del luglio del 1992.
L’obiettivo è quello di tracciare un filo di memoria tra le diverse generazioni a cui saranno chiamati a dare un contributo, oltre all’autore, alle ragazze ed ai ragazzi del Centro, anche:
– il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gela Fernando
Asaro;
– il Questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari;
– la Direttrice dell’UEPE di Caltanissetta ed Enna Rosanna Provenzano.
Dopo i saluti del sindaco Lucio Greco, introdurrà l’incontro il presidente dell’associazione Arci Le Nuvole Luciana Carfì. A margine dell’evento letterario, sarà allestita una piccola mostra dei lavori realizzati da un gruppo di signore che ha partecipato al laboratorio di cucito creativo del progetto “La Cultura è la cura”, promosso in diverse regioni da Arci nazionale e che in Sicilia ha avuto come sede proprio il Centro sociale Arci di Gela.
Alex Corlazzoli è maestro, giornalista e scrittore. Ospite fisso della trasmissione “Storie Vere” su Rai Uno, ha operato come volontario in carcere per dieci anni e ha fondato il giornale Uomini Liberi. Nel 2008 ha creato l’associazione L’Aquilone, che si occupa di integrazione di migranti. Collabora con il Fatto Quotidiano e cura la rubrica Dietro la
lavagna su Radio Popolare.
