Gela. Fu uno dei principali consulenti della procura locale. Il geologo Vincenzo Portoghese è deceduto. Questa mattina, sono stati i pm Mario Calabrese e Federica Scuderi a comunicarlo, nel corso del dibattimento aperto per i fatti che portarono a contestare anche il disastro ambientale innominato. Portoghese lavorò per elaborare dati e delineare le ricadute ambientali del ciclo industriale, con elaborati che consentirono di portare avanti la vasta inchiesta, alimentata anche da indagini parallele. Avrebbe dovuto essere sentito in aula. Sono state acquisite le sue relazioni tecniche. Sono a processo, diversi manager e responsabili delle società del gruppo Eni, con siti produttivi in città. Secondo le contestazioni, le attività avrebbero gravemente inciso sulle principali matrici, dalle acque ai sottosuoli. Devono risponderne Giuseppe Ricci, Battista Grosso, Bernardo Casa, Pietro Caciuffo, Pietro Guarneri, Paolo Giraudi, Lorenzo Fiorillo, Antonino Galletta, Renato Maroli, Massimo Barbieri, Luca Pardo, Alfredo Barbaro, Settimio Guarrata, Michele Viglianisi, Rosario Orlando, Salvatore Losardo, Arturo Anania, Massimo Pessina, Enzo La Ferrera, Marcello Tarantino, Gaetano Golisano ed Emanuele Caiola. Il collegio penale, accogliendo l’eccezione avanzata dalle difese, ha invece escluso la testimonianza del chimico industriale Fabrizio Nardo, che si occupò di un’importante perizia sugli effetti del ciclo industriale. Una decisione formalizzata rispetto alla valutazione delle contestazioni mosse nel giudizio e che non possono toccare fatti già definiti.
Altri esperti, i due ex funzionari della Provincia di Caltanissetta, Giulia Cortina e Francesco Toscano, e l’ingegnere Dina Palmeri, che hanno collaborato con la procura, saranno sentiti ma solo su fatti che non siano coperti da altre decisioni. Sono parti civili il Comune (con l’avvocato Dionisio Nastasi), il Ministero dell’ambiente e la Regione (con l’avvocato dello Stato Giuseppe Laspina), le associazioni “Aria Nuova” e “Amici della Terra-Gela” (rappresentate dai legali Salvo Macri e Joseph Donegani), molti cittadini e proprietari terrieri che avrebbero subito danni alla salute e alle loro stesse attività, spesso a ridosso dei siti Eni. Sono assistiti dagli avvocati Nicoletta Cauchi, Raffaela Nastasi, Claudio Cricchio, Tommaso Vespo, Enrico Aliotta, Emanuele Maganuco, Giovanna Cassarà e Laura Cannizzaro.