Niscemi. La morte del giovane operaio Roberto Savasta apre a più riflessioni. Per il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, è anzitutto “la vita delle persone che deve essere tutelata”. “Era al suo primo giorno di lavoro. Ogni frase rischierebbe il retorico di fronte ad una tragedia di queste proporzioni. È un paese in cui ancora oggi ci sono vite spezzate e morti sul posto di lavoro, nell’esercizio di un diritto costituzionalmente riconosciuto. Storie che si perdono, che si concludono. È un paese che deve rivedere il valore del lavoro nella dimensione umana. Il lavoro è condizione necessaria di libertà – dice Di Cristina – di dignità e di autonomia per ogni essere umano, affinché si possa essere davvero e in maniera piena una persona”.
“Il lavoro è uno strumento di affermazione delle persone, non un gioco d’azzardo, potenzialmente letale, sono parole del presidente della Repubblica Mattarella che meritano un salto di qualità e di riflessione sulla sicurezza e sulla qualità del lavoro, quando c’è – aggiunge il segretario dem – il valore della vita e della dignità sono da custodire sempre e per questo non bastano leggi e protocolli, serve una dimensione d’impresa e del lavoro. Come ha ricordato anche la Cei, la vera ricchezza da tutelare devono essere le persone. Chi non lo comprende ancora, aggiungo io, non può farla franca”, conclude.