Gela. Una rappresentanza delle 80 lavoratrici della cooperativa “Nido d’argento” ha inscenato un sit-in davanti al comune. La protesta nasce dalla comunicazione ricevuta dai responsabili della cooperativa che avvisa le dipendenti che a causa di alcune irregolarità del DURC il 30 Giugno sarebbe stato il loro ultimo giorno di lavoro.
“Per una questione burocratica ci stanno togliendo il lavoro e con esso la dignità. Adesso saremo costrette a chiedere il reddito di cittadinanza” ha dichiarato Grazia Antonuzzo,dipendente della cooperativa “Nido d’argento”
Il problema pare essere scaturito da una anomalia del documento che attesta il regolare versamento dei contributi previdenziali NPS, INAIL e Cassa edile. Uno stop improvviso che costringerà le operatrici a perdere il lavoro per i prossimi 3 anni.
Ad ascoltare la loro rivendicazioni sono stati il consigliere Salvatore Scerra il vice sindaco Terenziano di Stefano che ha dichiarato“L’amministrazione comunale ha creato un intesa con il comune di Bronte per far ripartire il servizio i primi di Settembre. Per il saldo dei pagamenti arretrati il comune di Gela sta lavorando per risolvere le irregolarità del DURC e in questo modo poter sbloccate i fondi che permetteranno il pagamento dello stipendio arretrato alle lavoratrici.”