A sinistra tutti divisi, Siragusa: “Mancano proposte e se passa il referendum Eni rinuncerà ai progetti”

 
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Gela. “Il centro sinistra, fino ad ora, ha brillato solo sul piano delle divisioni. Due segretari nel Pd? Sicuramente, è una situazione che crea molto imbarazzo”. “Se passa il referendum, Eni rinuncerà ai progetti”. Il consigliere comunale del Polo Civico Guido Siragusa, così, non cerca alibi nel tratteggiare i tanti problemi che continuano ad abbattersi sugli esponenti del centro sinistra, a cominciare dai democratici. “Purtroppo – continua – davanti ad una giunta comunale che pecca in maniera evidente d’inesperienza, noi difettiamo in proposte. Ci siamo divisi su tutto, a cominciare dalla presidenza del consiglio e dalle commissioni. Credo, invece, che un centro sinistra serio, soprattutto in questa fase, debba prendere una posizione chiara a cominciare dal referendum del 17 aprile. Se passasse, Eni rinuncerebbe definitivamente alle esplorazioni per il gas e sarebbero a rischio anche le concessioni già rilasciate. Davanti a quest’eventualità, cosa dovremmo dire ai mille operai dell’indotto oppure ai dipendenti di Eni ed Enimed? Quest’area, nonostante la riconversione, continua ad essere profondamente legata al ciclo del petrolio e del gas. Il centro sinistra che sta con i lavoratori deve prendere le distanze dai grillini e dal loro programma e muoversi per sponsorizzare il sì alle attività di ricerca in mare”. Siragusa, insieme all’altro consigliere del Polo Civico Sandra Bennici e al gruppo confluito nella lista, è già pronto a presentare una serie di osservazioni all’accordo di programma redatto dall’amministrazione comunale.

“E’ stata la giunta a capire che il programma del M5S non era attuabile”. “Quello del Polo Civio è un progetto che ha avuto notevoli riscontri anche sul piano elettorale – continua – siamo pronti a presentare le nostre proposte e non ci sottraiamo al confronto. Una cosa è certa, i primi a capire che il programma del Movimento 5 Stelle non si sarebbe potuto attuare sono stati il sindaco e i suoi assessori”. L’esponente centrista, però, guarda anche dentro Palazzo di Città. “Il peso dei dirigenti? In alcuni casi – conclude – penso che gli assessori e il sindaco abbiano una parte di ragione quando sostengono che possano crearsi divergenze tra la parte politica e quella amministrativa dell’ente comunale. Alla fine, però, è la politica che deve rispondere ai cittadini e credo che i dirigenti debbano seguire le linee programmatiche di un’amministrazione comunale”. 

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