Gela. “Già questa mattina, hanno cercato di murare l’ingresso di alcuni appartamenti. Sono, in totale, sei famiglie”. Le donne in municipio. Riesplode la rabbia dei residenti delle palazzine popolari dello Iacp di Scavone e Marchitello. Un gruppo di donne è entrato a Palazzo di Città, chiedendo spiegazioni al sindaco Domenico Messinese. Il primo cittadino ha ricevuto alcune delle famiglie destinatarie dei provvedimenti di sfratto. Già negli scorsi mesi, le famiglie entrate senza averne diritto all’interno degli alloggi Iacp organizzarono una vasta protesta dopo la notifica di altri provvedimenti di sfratto, diventati intanto esecutivi. “Se ci buttano fuori da casa – spiegano in municipio – dove dovremmo andare? Abbiamo figli a carico e in pochi lavorano regolarmente”. La gran parte dei destinatari dei provvedimenti di sfratto vive situazioni di vita al limite, senza lavoro e, spesso, con carichi penali ancora da scontare. Sono soprattutto le donne che risiedono tra gli alloggi dello Iacp che si stanno facendo carico di portare avanti la protesta. Nelle scorse settimane, è stata bocciata la moratoria che avrebbe permesso agli occupanti di poter regolare la loro situazione.