“Questione morale, tagli e rifiuti, centrodestra si misuri”, Di Cristina: “Regione assente”

 
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Di Cristina e Arancio

Gela. “Il Pd in campagna elettorale? Perché gli altri partiti invece non lo sono? Chi ci attacca, si confronti invece su tre temi che poniamo da anni, questione morale, i definanziamenti della Regione e una questione politica enorme nel centrodestra”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina rilancia, anche dopo l’esito del monotematico di ieri, sull’impianto rifiuti preannunciato dal governo regionale. “Se non fosse una situazione drammatica – dice – potremmo parlare di un governo regionale che supera pure Ficarra e Picone. Non solo ha deciso di trasformare la città nella discarica di tutta l’isola, ma si dimostra per giunta disinteressato. Le assenze di ieri sono gravissime. Uno schiaffo in faccia alle istituzioni locali e alla città. Il presidente Musumeci ormai è stato disconosciuto dai sui stessi alleati, che sono diventati i primi oppositori. Al centrodestra dico di confrontarsi su questi temi. Il parlamentare regionale Giuseppe Arancio, ieri, con dati tecnici e dopo valutazioni con esperti del settore, ha segnalato la pericolosità dell’impianto, per la previsione di materiali pericolosi che finiranno nel ciclo della lavorazione ma anche per le emissioni degli autocompattatori che arriveranno dalla zona della Sicilia occidentale. Saranno almeno una sessantina al giorno. E’ questa la prospettiva che il centrodestra vuole consegnare alla città? Voglio inoltre ricordare che quando si attacca il centrosinistra per le scelte del passato si fa un autogol clamoroso. Chi era nel centrosinistra allora, oggi è nel centrodestra. Basta dare un’occhiata alle immagini del palco elettorale del 2010, per rendersi conto di chi c’era sotto il simbolo del Pd. Io, su quel palco, non c’ero affatto”. Di Cristina ritorna sul punto degli investimenti per il territorio. “Fino ad oggi, ciò che sta andando avanti in Sicilia e per il territorio locale porta la firma dell’ex ministro Giuseppe Provenzano e mi riferisco alle Zes, con un fatturato da settanta milioni di euro. Invece, il governo regionale continua a perdere fondi europei e la Sicilia è tra le Regioni meno virtuose in assoluto. Il Partito Democratico ci sarà anche dopo le elezioni regionali, indipendentemente dall’esito – spiega ancora – chi parla di campagna elettorale e al contempo è in campagna elettorale, dovrebbe avere il pudore di tacere”. Ieri, nel corso del monotematico, non sono mancati affondi verso il Pd, sia per le scelte attuali che per quelle del passato. Per esponenti di centrodestra e non solo, i dem starebbero cavalcando l’emergenza rifiuti regionale. Tesi che viene esclusa da Di Cristina. “Non ci sono molte possibilità, bisogna essere chiari. Dati alla mano, bisogna dire se si è a favore del maxi impianto per i rifiuti in un’area Sin, che ancora oggi piange malati e morti, oppure se si è contrari. Il Pd è netto e si è schierato contro, studiando gli atti e i dati – aggiunge – il resto sono chiacchiere. Io voglio confrontarmi sulle cose concrete e non sulle stupidaggini”.

I dem locali, subito dopo le primarie per il candidato alla presidenza della Regione, hanno in cantiere “una grossa iniziativa sul Pnrr”. “Dobbiamo dare importanti chance alle aziende sane e oneste del territorio, che ci sono e sono tante. Sviluppo, rispetto del lavoro e legalità devono essere le priorità. Passi indietro, per un ritorno al passato, non ce ne saranno mai”, continua. Di Cristina, che è ormai atteso come candidato di testa alle regionali per la lista del Pd, pone quelle che sono le basi di riferimento dell’azione dei dem e sulle vicende di giunta è secco nel dare una risposta. “Mi rifaccio alla linea del segretario cittadino Guido Siragusa – conclude – la sostengo e ho molto apprezzato il suo ultimo intervento”.

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