Gela. E’ già stata definita “fase 2” del progetto “Argo-Cassiopea”, il maxi investimento sul gas che Eni inserì nel protocollo di intesa del 2014. I sindacati chiedono che si acceleri per arrivare all’avvio vero e proprio dei cantieri. A Palazzo di Città, oggi, si è tenuta la conferenza di servizi, proprio per valutare il progetto della “fase 2”, concentrato sulle opere a terra. I tecnici del municipio e il servizio Suap, coordinato dal dirigente Emanuele Tuccio, devono rilasciare l’autorizzazione per la base destinata al trattamento e alla compressione del gas, che sarà poi immesso nella rete nazionale di Snam. Attività previste principalmente nelle aree dell’isola 27 e dell’isola 30 della raffineria di contrada Piana del Signore. La pipeline di collegamento tra i giacimenti e l’area onshore seguirà il percorso di quella, ormai in disuso, che in passato fu collocata per la connessione con il dissalatore. “C’è un clima di collaborazione”, dice Tuccio. Il provvedimento autorizzativo potrebbe essere rilasciato a breve. “Servono solo delle integrazioni che l’azienda ci farà avere e saranno presentate osservazioni anche dalla Riserva Biviere”. Emilio Giudice, responsabile della Riserva, ha posto la questione di una delle aree Snam, già sottoposta a sequestro. Vincolo giudiziario che però è stato superato, come hanno indicato i funzionari di Enimed e i tecnici che hanno seguito la progettazione di “Argo-Cassiopea”. Lo stesso Giudice ritiene importante che si dia effettivamente seguito alle prescrizioni, lo scorso anno confluite nel primo provvedimento autorizzativo che sbloccò la fase preliminare. Nei mesi successivi, è poi stata conclusa l’intesa tra la Regione e il ministero ed è stata sbloccata l’autorizzazione per gli interventi sul fronte mare. L’attuale immagine della geopolitica mondiale, del tutto rivisitata dal conflitto in Ucraina, ha indotto il governo nazionale a porre notevole attenzione sull’investimento per il gas di Eni. La necessità di incrementare le fonti di approvvigionamento energetico passa anche dal gas che sarà estratto lungo la costa locale. Al termine dell’incontro di oggi filtra ottimismo sul rilascio dell’autorizzazione. Saranno inoltrate le integrazioni previste. “Abbiamo anche sollecitato – aggiunge Tuccio – l’avvio di un confronto sull’attuazione delle prescrizioni, già previste nel provvedimento madre dello scorso anno”.
Quella prima autorizzazione rimane un punto di congiunzione importante, che per l’amministrazione comunale può mettere insieme esigenze produttive e tutela ambientale. “Sono certo che si potrà chiudere con il provvedimento autorizzativo nell’arco di una decina di giorni – conclude l’assessore Terenziano Di Stefano che sta seguendo l’iter di “Argo-Cassiopea” rispetto agli adempimenti che toccano al Comune – è un progetto strategico che inevitabilmente tocca la città”. Lo stesso Di Stefano e il sindaco Lucio Greco vorrebbero inoltre aprire un secondo fronte, per avere il sì alle royalties estrattive, che la normativa in materia attribuisce solo alla Regione e allo Stato.