Gela. Entro fine anno, bisognerà arrivare all’affidamento dei lavori, in una procedura molto complessa, coordinata da Anas. Per la nuova tangenziale, con un investimento da 300 milioni di euro, un mese fa è stata chiusa la conferenza di servizi, con l’ultimo parere che era atteso ed è arrivato dall’Autorità di bacino. Il commissario Raffaele Celia, allo stesso tempo, ha attivato tutti i passaggi burocratici per la dichiarazione di pubblica utilità delle aree nelle quali verrà realizzata l’opera. Sono stati pubblicati tutti gli atti, insieme all’elenco dei lotti di terreno che saranno espropriati, seguendo il progetto definitivo. La nuova tangenziale si svilupperà in territori del Comune di Gela e in aree del Comune di Butera. Il consiglio comunale, negli scorsi mesi, si è espresso favorevolmente sulla variante per il progetto. Anas, sta puntando molto sull’infrastruttura, già ricompresa tra le opere strategiche e anche per questa ragione si decise la nomina di un commissario, che potesse occuparsi di tutto l’iter. Nell’arco di trenta giorni, inoltre, sarà possibile formulare osservazioni, da parte di chi vi abbia interesse. L’avvio dei cantieri per un’opera così importante potrebbe essere uno sbocco non da poco per l’occupazione nel settore edile, duramente colpito dalla crisi.
La tangenziale garantirebbe un collegamento viario tra la Gela-Catania e la 626, smaltendo il traffico pesante e decongestionando il perimetro urbano. Per molti osservatori, potrebbe generare un importante ritorno economico, anche sui flussi commerciali e turistici. Prima di tutto, c’è la necessità di concludere le procedure preliminari alla gara. La piattaforma stradale sarà di tipo C1, strada extraurbana secondaria a singola carreggiata e una corsia per senso di marcia oltre banchine laterali pavimentate, che si estenderà per 15,8 chilometri nei territori di Butera e Gela, totalmente in variante rispetto alla sede della attuale statale 115. È prevista la realizzazione di cinque svincoli intermedi, undici viadotti, un ponte e una galleria artificiale.
Già nel progetto nasce miserabile. Singola carreggiata e una corsia per senso di marcia predispongono ad una serie di incidenti in fase di sorpasso nei confronti dei mezzi pesanti per i quali questa circonvallazione dovrebbe servire. Auguri a tutti noi!!!
Chiamiamo le cose con il giusto nome :
strada extraurbana secondaria