Gela. “Un nuovo congresso? Non è previsto. Quella di una parte dell’area renziana, al massimo, sarà una riunione come molte altre. Anche noi ne facciamo diverse senza chiamarle congresso”. “Si autosospendono e vanno alle riunioni a Caltanissetta?”. Il deputato regionale del Pd Giuseppe Arancio esclude, quindi, che la segretaria di Peppe Di Cristina possa essere a rischio, qualora i renziani scegliessero un secondo segretario. “Chi parla di congresso bis – continua il deputato regionale – non si accorge di far male al partito. Si fa solo confusione. Si può essere minoranza all’interno di un partito e avere comunque voce in capitolo. Mi pare che sia capitato più volte in passato senza decidere, dall’oggi al domani, di organizzare congressi contro le regole fissate dal Pd”. Arancio, davanti ai movimenti dei renziani “ribelli”, solleva molte perplessità. “Vedo veramente dell’incoerenza in tutto questo – spiega – i consiglieri si autosospendono in aula e, poi, partecipano alle riunioni di corrente a Caltanissetta. Non avevano detto, se non sbaglio, che prima di tutto bisognava risolvere la vertenza Gela? La risolvono a Caltanissetta?”. Il deputato all’Ars, inoltre, non trascura neanche il recente caso che ha coinvolto l’attuale commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. “Quello di commissario liquidatore – conclude – è comunque un incarico fiduciario. Spetta ai sindaci della Srr 4 decidere. Credo che il caso sia rientrato, almeno per il momento”.
