Gela. “Costi aggiuntivi? Mente sapendo di mentire”. Il finale del rapporto tra i renziani di Italia Viva e il sindaco Lucio Greco non è certo quello che le parti si sarebbero aspettati. Sui rifiuti i “fronti sono diversi”, ha detto il coordinatore provinciale Giuseppe Ventura. Iv se ne va dalla giunta e ieri sera l’avvocato ha già annunciato il dopo, con un suo interim al settore ambiente, almeno per ora. I renziani non accettano l’interpretazione data dal sindaco al loro atto di indirizzo, volto ad incrementare la pulizia della città. L’ex assessore e consigliere comunale Ventura è fermo nel ritenere che la proposta del partito, se accolta, non avrebbe generato costi aggiuntivi, come invece ha indicato il sindaco. “I costi aggiuntivi sono tutti quelli che vanno oltre ciò che si incassa – dice Ventura – il pef del Comune è da 13 milioni e quindi un rafforzamento del servizio, almeno per i mesi estivi, per circa 50 mila euro al mese, non avrebbe certo sforato i 13 milioni ma avrebbe determinato qualcosa come 6 milioni 600 mila euro. Quindi, assolutamente in linea. Quando ero assessore e introducemmo la raccolta differenziata porta a porta, che poi si rivelò la scelta migliore, fummo costretti a costi aggiuntivi ma perché il pef di allora non superava i 7 milioni e quindi arrivammo anche ad otto milioni. Ma quei costi aggiuntivi furono ritenuti necessari per esigenze di igiene pubblica. Non capisco di cosa abbia paura il sindaco. Ha fatto questa scelta di stoppare il nostro atto di indirizzo, che inizialmente aveva ottenuto il sì del segretario generale, in attesa dell’insediamento del dirigente. Il dirigente si è insediato ma al nostro atto di indirizzo si è preferito non dare seguito. Parliamo di un atto con il quale si impegna il dirigente stesso a valutare la possibilità di darne attuazione”. I renziani, con le dimissioni dell’assessore Cristian Malluzzo e senza consiglieri comunali, se ne vanno, riaprendo più caselle all’interno della maggioranza. Il sindaco pare intenzionato ad individuare un nuovo assessore nell’arco delle prossime settimane. Le avvisaglie di rottura con i renziani c’erano state già lo scorso anno ma poi sembrava che il rapporto si fosse rinsaldato. Sui rifiuti, però, l’intesa non ha retto.
“Avremmo voluto eventualmente valutare le proposte alternative, come abbiamo riportato nell’atto di indirizzo – aggiunge Ventura – ma non ne sono arrivate. La città, purtroppo, è sporca. Dimostriamo ancora una volta di non essere per nulla appassionati alle poltrone e ce ne andiamo, ringraziando l’assessore Malluzzo per il lavoro svolto. Io stesso sfiduciai Messinese, pur sapendo che non mi sarei ricandidato. Di conseguenza, le nostre scelte non sono finalizzate a collocarci o ad avere posti. Non è una decisione da campagna elettorale per le regionali. Noi l’atto d’indirizzo lo presentammo già un mese dopo l’insediamento di Malluzzo, a novembre dello scorso anno. Chiaramente, rimaniamo a disposizione della città ma fuori dalla giunta. Margini di recupero? Non ce ne sono”. Senza i renziani e con un assessorato politicamente strategico, Greco dovrà fare delle scelte importanti, cercando di non snaturare troppo una maggioranza, che i problemi interni non li ha ancora del tutto superati.