Gela. Più fuori che dentro. Sembra ormai questa la posizione dei renziani di Italia Viva nei rapporti con il sindaco e con il resto della maggioranza. Le dichiarazioni del coordinatore cittadino Rochelio Pizzardi hanno convinto l’avvocato Greco e il resto degli alleati ad alzare un muro, che ora sembra un confine politico. L’atto di indirizzo di Iv, per un rafforzamento del servizio rifiuti, è stato stoppato. Ieri, è stato discusso in giunta, così come abbiamo riportato, ma pare che non ci siano le basi per attuarlo. Il sindaco e la sua giunta sollevano il pericolo di costi aggiuntivi. “Nessuno osi pensare che ci siano un assessore e un partito che vogliono pulire la città e un sindaco contrario che preferisce vedere la città sporca. Fin dal nostro insediamento abbiamo sposato una linea ben precisa e intendiamo mantenere l’impegno di adottare soluzioni nel pieno rispetto della legge e senza costi aggiuntivi che finiscano per gravare sulle tasche dei cittadini. Questa sarebbe stata e lo è ancora, la cosa più facile, se non l’abbiamo fatto un motivo ci sarà. Non permetteremo che l’ amministrazione piombi nel vortice di tutti i problemi giudiziari, civili, contabili e penali, che le amministrazioni del passato hanno avuto, e da Italia Viva mi aspettavo delle idee percorribili in tal senso. Così non è stato – dice Greco anche in rappresentanza del resto della giunta – la soluzione da loro avanzata è stata analizzata e valutata anche alla presenza del dirigente del settore ambiente e del segretario generale, ma quella proposta di atto di indirizzo da portare in giunta è stata cassata perché non c’erano i presupposti per farla esitare, in quanto prevedeva costi aggiuntivi importanti, l’esatto opposto di quello che dicono e questo lo sa bene anche l’assessore Malluzzo”. Greco, a questo punto, non dà vincoli politici ad Italia Viva, che può anche scegliere di lasciare l’amministrazione. La linea della giunta non cambierà. “Mi sto sforzando da settimane di trovare una soluzione che permetta di pulire la città in maniera legale, trasparente e legittima, nel totale rispetto delle procedure ma in una situazione critica come quella che abbiamo ereditato ci vuole uno sforzo maggiore da parte di tutti. Siamo in una fase transitoria nella quale abbiamo a che fare con una società che sta per andare via e che non ha alcun interesse a garantire un servizio di qualità, efficiente ed efficace. Ma nessuno pensi che dopo tre anni in cui abbiamo mantenuto una linea ben precisa, oggi si opti per un cambio di rotta solo perché lo chiede Italia Viva. Non avverrà mai. Se Italia Viva vuole mantenere un rapporto di collaborazione e partecipazione al governo della città, proponga soluzioni in linea con questo pensiero – aggiunge Greco – se invece, in realtà, ha già deciso di andare via e di non fare più parte di questa maggioranza, non cerchi pretesti e scuse per rompere, cercando di far passare il messaggio che loro vogliono pulire la città e io no”.
Per Greco, inoltre, i renziani farebbero bene a seguire la stessa bussola politica. L’avvocato ritiene che ci siano posizioni divergenti tra Malluzzo e i dirigenti locali. “Nessun dividi et impera. Fino a ieri sera c’è stato un sereno confronto con l’assessore Malluzzo, che si era riservato di parlare col proprio partito per chiedere un nuovo incontro. Il fatto che stamattina si registri questo nuovo attacco a mezzo stampa mi fa pensare che forse, prima di venire a parlare con me, assessore e partito debbano confrontarsi tra di loro e decidere chiaramente cosa vogliono fare”, conclude. A questo punto, l’esperienza dei renziani nel progetto di Greco sembra quasi al capolinea.