La “terra dei fuochi” a Passo di Piazza, cinque dal gup: bruciavano rifiuti speciali

 
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I rifiuti venivano bruciati a Passo di Piazza

Gela. Un ampio terreno, praticamente abbandonato, era stato trasformato in una discarica, con rifiuti speciali e plastiche che venivano dati alle fiamme, a poca distanza dalla zona protetta del Biviere. Ad ottobre, i titolari di una ditta, che si occupava della raccolta di plastica nelle contrade rurali, si presenteranno davanti al gup del tribunale. E’ stata fissata l’udienza preliminare nei confronti di Emanuele Fontana ed Emanuele Di Simone. I pm della procura e i poliziotti pizzarono telecamere nascoste, per monitorare l’area diventata discarica e deturpata dagli incendi. I due titolari si sarebbero serviti di tre operai, un polacco e due cittadini gambiani, che pare effettuassero il trasporto dei rifiuti speciali nell’area individuata per smaltire, appiccando il fuoco. I roghi, che ancora oggi non risparmiano le campagne della fascia trasformata, più volte sono stati pubblicamente segnalati dal responsabile della Riserva Biviere Emilio Giudice. I cinque imputati, rappresentati dall’avvocato Giuseppe Cascino, si presenteranno dal giudice dell’udienza preliminare. Per i pm, ci sarebbero stati danni anche a livello ambientale, a causa delle sostanze immesse in atmosfera durante gli incendi, che venivano appiccati a Passo di Piazza. Tanti lembi di terra, nella fascia trasformata, nel tempo sono diventati piccole terre dei fuochi.

Gli investigatori, la scorsa settimana, hanno invece dato esecuzione a quattordici provvedimenti per altri smaltimenti illeciti di rifiuti, nelle aree periferiche della città. Le discariche abusive sono state al centro degli approfondimenti giornalistici di “Trincee”.

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