Gela. Ha voluto sondare il campo, in città, contando su esponenti locali di un centrosinistra che cerca di ricostruire una propria identità. Il parlamentare regionale Claudio Fava ha fatto tappa in un locale di corso Aldisio. Già da alcune settimane ha rotto gli indugi e passerà dalla prova delle primarie progressiste, per tentare di arrivare ad un consenso generale per una candidatura alla presidenza della Regione. L’ultimo precedente non ha sortito gli effetti sperati. A sostenere il suo percorso, a livello locale, ci sono diversi esponenti di area dem, dall’ex deputato regionale Miguel Donegani a Claudia Caizza. Anche l’ex assessore comunale Paolo Cafà ha partecipato, insieme a Luciana Carfì di Arci e Anna Bunetto. Si è vista la parlamentare regionale del Movimento cinquestelle Ketty Damante. “Una presenza di cortesia istituzionale”, ha detto. Fava, che da poco ha lasciato la presidenza della commissione antimafia regionale, ha rilanciato sulla “questione morale”, che in città il Pd ha posto come serio fardello, che incombe sia a livello politico sia sul piano amministrativo. Il parlamentare del movimento “Cento passi per la Sicilia” si è detto sicuro che un fronte compatto di centrosinistra, questa volta con il supporto del Movimento cinquestelle, potrà trovare un ampio seguito da “siciliani che vogliono il cambiamento dopo cinque anni di fallimento del governo Musumeci”.
Non c’erano assessori né consiglieri comunali. La base a supporto di Fava, al momento, è composta soprattutto dalla società civile e da gruppi di centrosinistra che credono nel cambiamento rispetto ad un centrodestra che è impegnato a trovare unità su un candidato forte alla presidenza (a partire dall’uscente Musumeci). Fava, insieme a chi lo sostiene a livello locale, ha inaugurato una fase quasi di pre-campagna elettorale, che si accenderà veramente subito dopo l’estate.