Gela. Sul nuovo servizio rifiuti in house, che dovrebbe prendere il via entro il prossimo settembre, rimangono tante le incognite e la situazione complessiva, in città, non è certo delle migliori. Negli ultimi mesi, è iniziato il confronto tra Palazzo di Città e i tecnici di “Impianti Srr”, la società in house che gestisce il servizio in tutti i Comuni dell’ambito. Un avvio certamente non in linea con l’iniziale cronoprogramma, visto che l’amministrazione comunale ha tentato di optare per soluzioni differenti da quella in house, che però non hanno generato risultati concreti. Data la complessità organizzativa non è da escludere che le attività, in città, possono partire anche oltre il mese di settembre. Reperire i mezzi non è semplice e la fase organizzativa è in corso. Quello attuale, invece, è un servizio che ha carenze evidenti, con Tekra ancora in proroga e tante zone del perimetro urbano, ma non solo, che risultano sporche. Dopo quello dello scorso anno, i renziani di Italia Viva hanno presentato un nuovo atto di indirizzo, finalizzato a migliorare l’attuale situazione, “ma senza costi aggiuntivi”, così hanno sempre spiegato i vertici provinciali e cittadini del partito, che sostengono l’azione del loro assessore di riferimento, Cristian Malluzzo. Lo stesso assessore e il sindaco Lucio Greco hanno seguito insieme l’evolversi della situazione sul nuovo servizio, alla fine optando per quello in house. Malluzzo ha anche partecipato a riunioni, alla presenza dei tecnici di “Impianti” e del nuovo dirigente del settore Fabio Filippino. Risposte sugli atti di indirizzo dei renziani, ad oggi, non ce ne sono state. Una situazione che per il vertice cittadino del partito potrebbe portare ad un divorzio dal sindaco. I renziani non hanno rappresentanza in consiglio comunale, ma hanno scelto di stare con Greco, ottenendo un assessorato tra i più importanti. Come hanno sostenuto più volte, non ci stanno a sobbarcarsi responsabilità per una situazione generale di scarsa pulizia della città. Ritengono che l’atto di indirizzo, se attuato, possa essere risolutivo.
Greco, che con Malluzzo ha sempre avuto un costante rapporto di collaborazione, fino ad oggi non si è pronunciato. Ieri, insieme alla giunta, ha incontrato i dirigenti Alberto Depetro e Fabio Filippino, per il piano economico finanziario sui rifiuti e per le tariffe Tari, atti che dovranno passare nuovamente dal consiglio comunale, dopo il ritiro a seguito di proroga ministeriale. Su pef e Tari non sono pervenute particolari osservazioni dai renziani. Lo stesso Malluzzo non si è mai sbilanciato rispetto alle sue sorti alla guida dell’assessorato, anzi ribadendo che si stanno mettendo in campo tutte le soluzioni per migliorare il decoro. I vertici renziani, però, vogliono risposte da Greco e non sono gli unici. Il confronto politico, annunciato per questa settimana, non c’è ancora stato e potrebbe tenersi dopo le amministrative di domenica. Un eventuale addio di Iv non determinerebbe consistenti ricadute sul piano dei numeri in consiglio comunale, ma non pare che Greco voglia rinunciare al supporto dei renziani, che da mesi attendono riscontri. Un’esigenza rappresentata pubblicamente dal coordinatore cittadino Rochelio Pizzardi e da quello provinciale Giuseppe Ventura. Il gruppo, di recente, ha rivendicato la propria presenza in giunta, rispondendo in maniera piuttosto rigida agli alleati, che spesso hanno sottolineato una mancanza politica, per l’assenza di rappresentanza in consiglio. Intanto, oggi, Malluzzo dovrebbe vedere il segretario provinciale dell’Ugl igiene ambientale Orazio Caiola, che ha chiesto un confronto proprio per indicare soluzioni praticabili per migliorare l’attuale servizio.