Gela. Ne dovranno rispondere a giudizio, ad aprile del prossimo anno. Ci sarebbero state pesanti omissioni nelle procedure legate all’ex lido La Conchiglia. I pm della procura, che avviarono indagini, hanno chiesto e ottenuto il giudizio per due dirigenti dell’assessorato regionale territorio e ambiente. Secondo le accuse, non avrebbero adempiuto agli obblighi di custodia e vigilanza sulla struttura, acquisita al patrimonio del demanio, di fatto favorendone l’ulteriore decadimento. I crolli si sono susseguiti nel tempo, fino al sequestro di quello che è ormai un rudere. La stessa Regione, di recente, ha stanziato fondi per la demolizione dell’ex lido. Somme che si sono aggiunte a quelle per la demolizione del pontile sbarcatoio.
Per la procura, non sarebbero stati disposti i necessari lavori di messa in sicurezza dell’ex lido. Oggi, secondo gli accertamenti tecnici disposti dai pm, La Conchiglia è un “pericolo per le persone”, a causa del costante degrado.
Da tempo per sicurezza doveva essere demolita, ma in questo paese esistono i tuttologi che si sostituiscono agli esperti. Il male della ns repubblica e’ che stiamo morendo di eccesso di democrazia e dove le minoranze dettano leggi. Basta che quattro pseudo intenditori si coalizzano in comitato ed il gioco di dettare leggi e’ fatto. Voglio vedere se ci scappa il morto da mancata sicurezza, chi si assume la responsabilità’. Idem con la situazione del pontile sbarcatoio che di sbarco in 2 guerra mondiale non ha nulla.