Gela. La nuova direttiva del dipartimento regionale acqua e rifiuti, confermata nelle scorse ore dall’assessore Daniela Baglieri, è stata riscontrata dagli uffici della “Impianti Srr”, la società in house che gestisce la piattaforma integrata di Timpazzo. La Regione, rifacendosi all’ordinanza del Tar, che si è espresso, seppur non nel merito, ha disposto conferimenti per un limite massimo di 950 tonnellate al giorno, di fatto confermando quello che era stato stabilito un anno fa, praticamente all’inizio della nuova emergenza. A Timpazzo, però, ne arriveranno circa duecento tonnellate al giorno, per un totale di 1.500 a settimana. L’amministratore della società “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone, e i suoi tecnici, hanno valutato le richieste poste da Palermo, indicando il limite di duecento tonnellate giornaliere. Il resto dei conferimenti, quindi, dovrebbe finire in altri siti, come Oikos e Siculiana. Il Tar, che è stato richiamato dall’assessore Baglieri nell’annunciare di aver individuato soluzioni all’emergenza, di fatto, pur senza accogliere completamente la sospensiva chiesta da “Impianti Srr”, ha comunque stabilito che Timpazzo non può ricevere surplus senza limiti ma bisognerà rispettare il vincolo massimo di 950 tonnellate, almeno fino a quando non ci sarà una pronuncia nel merito. Con l’impianto di “Sicula trasporti” che non riesce a rispondere alle esigenze dei Comuni etnei, si è riproposta una nuova crisi nel settore dello smaltimento dei rifiuti.
Ormai da un anno, Timpazzo è sottoposto a fortissima pressione e l’amministrazione comunale, più volte, ha atteso una presa di posizione netta da parte dell’assemblea della Srr4 e del consiglio di amministrazione. La Regione, già alcuni giorni fa aveva emanato una direttiva per ulteriori conferimenti a Timpazzo, Motta Sant’Anastasia e Siculiana (fino a 2.200 tonnellate). I vertici della Srr4 si sono opposti e “Impianti Srr” ha tenuto chiusi i cancelli. Adesso, dal sito di “Sicula trasporti”, a Lentini, arriveranno conferimenti, in quantitativi inferiori rispetto a quelli ipotizzati, ma che comunque costituiscono sempre un “fuori programma” da gestire con molta attenzione.