Gela.
L’ipotesi più probabile, come affermano diversi testimoni,è che tutto sia nato da un mozzicone di sigaretta ancora accesa o non del tutto spenta lanciato dal muretto che delinea il perimetro della villa comunale e dell’orto Pasqualello che poi avrebbe innescato il primo rogo, alimentato successivamente dal vento che oggi soffia sulla città.Gli incendi, in quella stessa zona, sono frequenti. Si attende un progetto di riqualificazione, annunciato da tempo. Al momento, l’orto Pasqualello è fuori controllo e spesso la mano dei piromani genera danni.
Una “leggerezza”pericolosa ma purtroppo molto frequente. Segno di inciviltà e mancato amore per la propria città che lotta per poter diventare ogni giorno migliore.
Ancora una volta il senso civico del cittadino gelese viene a mancare e dal piccolo gesto che è il lancio del mozzicone di sigaretta scaturisce un enorme problema.I tanti tesori di Gela vengono così oscurati dai comportamenti sbagliati dei propri cittadini.
In diversi quartieri della città si possono notare aree incolte ed erbacce essiccate a cui è facilissimo dare fuoco danneggiando non solo la zona verde ma anche tutte le case del vicinato e le auto parcheggiate a ridosso dei marciapiedi ormai totalmente impraticabili.