Gela. “Argo-Cassiopea”, il maxi progetto di Eni per il gas, è ormai da tempo strategico e collocato nella lista delle priorità nazionali. La scorsa settimana, il governo regionale ha sancito l’intesa con il ministero, non solo sul progetto che dovrà vedere la luce ma anche sulla ripartizione delle royalties. La legge in materia non contempla alcuna destinazione al Comune. Un’esclusione che l’amministrazione intende rivedere. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano e il gruppo politico “Una buona idea” hanno già fatto un appello pubblico. Intendono chiedere al sindaco Lucio Greco di farsi portavoce con il presidente della Regione Nello Musumeci e con l’assessore all’energia Daniela Baglieri, per avviare un tavolo di confronto. Le royalties per le estrazioni del gas devono passare anche dal Comune, visto che il progetto ricade interamente lungo la costa locale. Sarebbero fondi molto importanti, da destinare allo sviluppo e al risanamento. Considerazioni che trovano massima apertura dal Pd locale. Il segretario cittadino Guido Siragusa concorda con l’assessore Di Stefano. L’esponente dem, durante la sua lunga esperienza all’assise civica, più volte pose l’attenzione sul tema dell’uso delle royalties per il territorio. “Quella del vicesindaco è una proposta che va sostenuta – dice Siragusa che mette anche da parte qualche incomprensione che c’è stata di recente – è una proposta che parla al futuro della città. Siamo pronti a lavorare con i nostri riferimenti parlamentari e con il governo nazionale. Serve una norma ad hoc, che consenta al Comune di ottenere le royalties delle estrazioni nei giacimenti del gas di “Argo-Cassiopea”. Somme con un vincolo di destinazione, per i progetti di sviluppo e risanamento, che tutti in passato hanno dimenticato. E’ un tema sul quale si può arrivare ad una convergenza bipartisan, senza alcun colore politico. La città dovrebbe fare fronte comune”. Quello delle royalties estrattive rientra tra i temi dello sviluppo economico e industriale, sui quali, ormai alcuni mesi fa, il Pd lanciò una proposta di dialogo all’amministrazione comunale. Si ipotizzò un tavolo, che però non è mai veramente decollato. Al momento, l’intesa raggiunta tra Regione e ministero esclude che possano esserci riscontri concreti per l’ente comunale. Il vicesindaco Di Stefano e il sindaco Lucio Greco, però, vogliono avere aperture vere, sia da Palermo che da Roma. Il supporto del Pd, che è un partito di governo nazionale, potrebbe diventare un fattore da non trascurare.
“E’ una sfida che il vicesindaco ha voluto cogliere e lo apprezziamo – aggiunge Siragusa – e al di là delle differenze politiche, su questi temi noi ci siamo e continueremo ad esserci. Anzi, visto che l’assessore Di Stefano dimostra la volontà di guardare al futuro della città, lo invito anche a far sua la proposta, da noi avanzata, del ciclo delle acque reflue, che è una vera mano di aiuto per gli agricoltori del territorio. Le campagne soffrono per l’assenza di acqua e la nostra proposta è chiara. Le acque reflue possono essere una soluzione da attuare nel breve periodo, per rilanciare il comparto agricolo locale”. Industria, sviluppo economico e agricoltura, si confermano i punti fermi nell’azione dei dem, che dopo aver lasciato la maggioranza del sindaco Lucio Greco sembrano maggiormente interessati a proporre temi per la città piuttosto che ad abbozzare prove tecniche di nuovi accordi politici. “Spero che questo nostro appello possa trovare riscontri e non cadere nel vuoto”, conclude il segretario cittadino del Partito Democratico.