Gela. Le sue impronte digitali vennero rilevate quando, insieme ad altri due complici, mise a segno una rapina all’interno di una farmacia a Macchitella.
Preso di mira un appartamento a Caltagirone. Così, gli inquirenti riuscirono a risalire a lui anche per un colpo portato a termine, tempo prima, in un’abitazione di Caltagirone. In quel caso, l’allora minorenne P.D.R. fece sparire gioielli e monili in oro. I magistrati della procura minorile di Catania, negli scorsi mesi, hanno chiuso le indagini a suo carico e il giovanissimo, difeso dall’avvocato Francesco Enia, è finito davanti ai giudici etnei proprio per rispondere del furto. Gli stessi giudici, intanto, hanno deciso di accogliere la richiesta di messa alla prova avanzata dal legale dell’imputato. Nove mesi di attività sociali che, se condotti senza violare le prescrizioni indicate dai magistrati, potrebbero permettergli di evitare la condanna, mettendo fine alla vicenda processuale.
