Gela. Le imminenti Regionali e una campagna elettorale che si appresta ad entrare nel vivo stanno dando il benvenuto ad un’estate che dal punto di vista della politica locale si prospetta come una delle più roventi degli ultimi anni.
Maggioranza ed opposizione sono in fermento, mentre il progressivo delinearsi del panorama delle potenziali candidature più che unire i gruppi li sta lentamente disgregando.
In casa centrodestra, scosso dai colpi devastanti dell’inchiesta giudiziaria “Avaritia”, ci si lecca le ferite. Il coinvolgimento nel procedimento di due big dell’opposizione in consiglio, entrambi potenziali nomi spendibili per le Regionali, ha sparigliato i programmi che sembravano pressochè definiti.
Con Scerra e Bennici out per il momento, in città salgono le quote di Pino Federico che a questo punto potrebbe essere il candidato locale del ticket tra Fratelli d’Italia e il listone del Presidente Musumeci, anche se i meloniani non hanno ancora rinunciato del tutto alla possibilità di proporre un loro nome, che si potrebbe tradurre in quello del coordinatore locale Salvatore Scuvera.
Aria tesa anche tra i banchi della maggioranza, unita si fa per dire solo sulla carta, ma all’interno della quale è già in corso da qualche mese una vera e propria “guerra tra bande”.
Da un lato c’è Forza Italia con l’assessore Nadia Gnoffo da settimane ormai, sotto il fuoco amico del gruppo dei civici e in perenne scontro con l’alta quota rosa della Giunta Romina Morselli, dall’altro il gruppo formato dall’area di Impegno Comune e Una Buona Idea.
Entrambi i gruppi stanno lanciando la volata ai propri candidati alle Regionali, per gli azzurri c’è l’uscente Michele Mancuso che prova a ripetere l’exploit conquistato in città nella scorsa tornata elettorale mentre per i civici e per gli autonomisti si prepara a scendere in campo il dottor Rosario Caci, primario del reparto di pediatria del “Vittorio Emanuele” e già assessore designato della giunta tecnica mai nata del sindaco Lucio Greco.
Terreno di scontro tra i due gruppi potrebbe essere proprio il settore Servizi Sociali, al momento a guida azzurra con l’assessore Gnoffo, ma che pare sia stato preso di mira proprio dal gruppo di Impegno Comune che all’interno del settore, in campagna elettorale, vorrebbe avere un suo uomo.
Guerra aperta dunque tra azzurri e civici, celebrata a suon di scontri sulla stampa o nelle chat interne alla Giunta. Guerra che non si è mai placata nemmeno tra la Gnoffo e la Morselli. Le due donne della Giunta Greco nelle riunioni spesso non se le mandano a dire e i rapporti sono al minimo storico da mesi ormai, nonostante i tentativi di mediazione del sindaco, che più volte in queste settimane ha vestito gli insoliti panni da Paciere.
Difficile pensare che la situazione possa appianarsi proprio adesso che si sta entrando nel vivo della campagna elettorale, considerato che rumors di palazzo danno per certo il sostegno di Romina Morselli e del suo gruppo agli ex alleati del Partito Democratico e alla candidatura del Segretario Provinciale Dem Peppe Di Cristina.
Patto che sarebbe stato sancito, secondo i più maligni, con la presenza del segretario e del suo gruppo, al taglio del nastro di Viale Mediterraneo.
Tra i candidati in maggioranza c’è pure il Presidente del Consiglio Salvatore Sammito, che ha deciso di giocarsi le sue carte sempre tra le fila azzurre, mentre stanno ancora alla finestra la Nuova Dc con l’assessore Licata e Italia Viva con Cristian Malluzzo.
In mezzo ci sta il sindaco Lucio Greco che continua con la sua tattica da temporeggiatore che però non sembra stia pagando più di tanto. Al momento il primo cittadino starebbe cercando di spegnere i carboni ardenti che stanno logorando la squadra di governo, ma il suo non prendere una posizione netta non lo sta certo aiutando.
Indiscrezioni che arrivano dai corridoi del palazzo parlano di una rivoluzione imminente all’interno della Giunta. Nei prossimi giorni probabilmente potrebbero addirittura arrivare le dimissioni a sorpresa di uno o più assessori, a meno che non sia lo stesso primo cittadino a provare il tutto per tutto con un nuovo azzeramento che stavolta però, al contrario dell’ultimo tentativo andato a vuoto, potrebbe portare ad un nuovo riequilibrio all’interno della Giunta.
La campagna elettorale non è ancora iniziata, ma i primi botti iniziano ad esplodere. Sarà un’estate rovente, e non solo per il clima.