Gela. Era accusato di essere dietro ad almeno quattro furti in abitazione, messi a segno, in città, in un arco di tempo assai limitato. In appello, per un giovane, ancora minorenne all’epoca dei fatti, è stata disposta una riduzione della pena. In primo grado, i giudici del tribunale minorile di Caltanissetta lo condannarono a due anni e sei mesi di reclusione. In appello, invece, è arrivata la condanna ad un anno e sei mesi. Il legale di difesa, l’avvocato Giuseppe Cascino, ha impugnato la decisione di primo grado e si è rivolto alla Corte d’appello, che ha riconosciuto una riduzione.
In base a quanto accertato dagli investigatori, il minorenne riusciva ad entrare quasi del tutto indisturbato nelle abitazioni, dopo essersi appropriato delle chiavi. Pare prendesse di mira le auto in sosta, nelle zone balneari della città. Portava via le chiavi delle case che trovava nei veicoli e poteva accedere alle abitazioni, approfittando dell’assenza dei proprietari. Uno schema ben consolidato che gli inquirenti sono riusciti a ricostruire.
