“Cercasi schiavo”, la campagna Usb contro lo sfruttamento: “Siamo con Martina”

 
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I manifesti della campagna "Cercasi schiavo"

Gela. Le condizioni estreme di lavoro, che tropo spesso vengono imposte ai giovani, in città e non solo, sono state denunciate pubblicamente da Martina Licata, che ha parlato alla nostra redazione. Un racconto, il suo, che trova pieno sostegno dall’Usb, attraverso la Federazione del sociale, come spiega Orazio Vasta. “La città è attanagliata da una pesante situazione di crisi economica, come dimostra la recente proroga da parte della Regione Siciliana di 36 mesi dell’accordo di programma per l’attuazione del progetto di riconversione e riqualificazione per l’area di crisi industriale complessa. Crisi economica fortemente aggravata dall’emergenza sanitaria imposta dal Covid. Quindi, emergenza sociale. Crisi economica ed emergenza sociale, un binomio che anche in città mette a nudo lo stato si salute del mondo del lavoro con la diffusione aggressiva del lavoro nero e dei contratti part time “volontari”. Sfruttamento. Schiavismo, come indica la campagna #cercasischiavo, lanciata attraverso l’attacchinaggio di manifesti con il titolo “Cercasi schiavo” in occasione del Primo maggio a Lipari dall’associazione Magazzino Mutuo Soccorso Eolie. Campagna subito dopo ripresa e diffusa dalla Federazione del sociale Usb di Palermo, Ragusa e Catania”, dice Vasta.

Il tema è particolarmente sentito dalle lavoratrici e dai lavoratori, in gran parte giovani, che durante il periodo estivo sono costretti o a rimanere disoccupati o ad accettare di essere tritati nel girone dello sfruttamento stagionale. Anche in città, invece, per tanti proprietari o gestori di aziende non c’è sfruttamento, tanto meno schiavismo – aggiunge Vasta – c’è il reddito di cittadinanza e la poca voglia specialmente dei giovani di lavorare. Quando decidi di non essere  schiavo diventi subito mantenuto  dal reddito di cittadinanza o fannullone. Che fare? Lo schiavismo non è lavoro, ha detto  recentemente Martina Licata. La Federazione del sociale USB esprime sostegno e solidarietà a lei e a tutte e a tutti coloro che anche in città osano organizzarsi per difendere lavoro e dignità”.

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