Gela. Nei suoi confronti era già stato disposto il giudizio immediato, su richiesta della procura che lo ritiene pienamente responsabile dei due incendi che danneggiarono il panificio “Castellano”. La difesa del quarantenne Salvatore Cascino ha optato per il giudizio abbreviato, fissato per il prossimo settembre. Intanto, è stata accolta l’istanza avanzata proprio dal legale del quarantenne, l’avvocato Davide Limoncello. Cascino lascia il carcere, perché gli sono stati concessi gli arresti domiciliari, in una comunità. I poliziotti del commissariato lo fermarono, ricostruendo le due azioni di fuoco. E’ accusato anche di tentata estorsione, per aver cercato di imporre ai panificatori l’acquisto di un immobile nella sua disponibilità. Dopo l’arresto, ammise gli incendi ma escluse di aver minacciato i titolari dell’attività commerciale. Pare che l’astio fosse maturato perché gli esercenti avevano deciso di non fornirgli più materie prime per la produzione di prodotti da forno. Anche Cascino operò nel settore della panificazione.
Raccontò inoltre di aver lasciato la struttura specializzata, dove pare per un certo periodo fosse stato in cura per disturbi psichici, ma di non aver proseguito con i farmaci previsti. Tutto ciò avrebbe influito. Nel secondo danneggiamento, oltre ad appiccare il fuoco collocò una bombola gpl, proprio davanti all’attività commerciale. Fortunatamente, non ci fu un’esplosione.