Gela. Question time agitato e ad agitarsi sono anche i fedelissimi del sindaco Angelo Fasulo. “Non accetto che si dicano falsità senza poter replicare”.
I cimiteri fanno accapigliare la maggioranza. Netta la risposta dell’assessore ai lavori pubblici Carmelo Casano davanti alle richieste che sono arrivate dal socialista Piero Lo Nigro. Al centro della contesa, rientrata in pochi minuti con tanto di stretta di mano, il project financing per l’ampliamento del cimitero Farello presentato dal gruppo edile Russello e respinto in aula. Troppi dubbi su quel progetto e poche informazioni arrivate dagli uffici. “Il sindaco – ha chiesto Lo Nigro – deve rassicurare tutti. Vorrei sapere se sono previsti altri progetti dello stesso tipo. Non mi piacciono i sospetti lanciati nella lettere che l’imprenditore ha fatto recapitare agli uffici comunali”. Il sindaco, però, ha escluso la presenza di nuove richieste dello stesso tipo. Il no al progetto arrivò durante la trattazione in aula del piano triennale delle opere pubbliche.
Rifiuti e affidamenti alle poste private…qualcosa non torna? La tensione è salita nel confronto tra l’esponente di Articolo 4 Terenziano Di Stefano e lo stesso Fasulo. Sfida tutta incentrata sull’appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e sul caso degli avvisi di pagamento Ici e Tarsu 2009. “A che punto è la situazione della gara d’appalto per i rifiuti? – ha chiesto il consigliere – il capitolato prevedeva l’affidamento per sei mesi alla Tekra, escludendo la possibilità di proroga. I sei mesi sono scaduti”. Il sindaco ha ribattuto con il colpo di scena. “Lei non è ben informato – ha detto – la nuova Srr 4 non ha ancora alcun dipendente a carico. Abbiamo presentato la pianta organica ma da oltre un anno non abbiamo avuto risposte. Nonostante tutto, siamo riusciti a bandire la prima gara. Adesso, il servizio è stato già prorogato fino alla definizione della nuova gara che dovrebbe assegnare l’appalto per almeno cinque anni”. Tarsu e Ici 2009 hanno riacceso gli animi. “Avete creato un caos assoluto – ha attaccato Di Stefano – con quali parametri avete assegnato il servizio ad un ufficio di posta privata? Diciamolo chiaramente, avete invitato cinque aziende non siciliane e una sola locale. Guarda caso, chi ha avuto l’affidamento? Proprio quella locale. Sfatiamo un’altra menzogna, la delegazione trattante comunale non ha mai rifiutato l’ipotesi di assegnare il lavoro ai messi comunali. Ciò che ha scritto il segretario generale è un falso”. Fasulo ha cercato di smorzare le polemiche. “Abbiamo deciso di chiedere un parere legale – ha replicato il sindaco – vogliamo capire se ci sono stati errori e se gli uffici hanno agito in maniera corretta come mi ha confermato la dirigente del settore tributi”.
Il caso Eni. Tra i banchi del consiglio non poteva mancare il caso Eni. I consiglieri Guido Siragusa e Giuseppe Morselli hanno chiesto spiegazioni sullo stato d’avanzamento dei tanti punti dell’intesa conclusa al ministero dello sviluppo economico. I dubbi si concentrano su indotto e costruzione in loco della piattaforma Prezioso K. “Devono essere temi dell’intera città – hanno precisato i due – i tempi della politica e della burocrazia non sono uguali a quelli delle tante famiglie degli operai dell’indotto in difficoltà che attendono risposte”. E il sindaco? “Stiamo monitorando l’accordo – ha detto – la prossima settimana avremo degli incontri e cercherò d’informare anche il nuovo prefetto di Caltanissetta”. Interrogazioni sono state presentate anche per avere certezze sulla fase di bonifica delle ex aree di servizio di via Generale Cascino e via Butera e sul possibile dissequestro del parco giochi di Macchitella finito al centro delle indagini avviate dai magistrati della procura.