Gela. Nelle prossime settimane, comunque prima della pausa estiva, il civico consesso, in forte fibrillazione politica, dovrà confrontarsi con gli strumenti finanziari più importanti, compreso il bilancio di previsione 2022. Gli uffici tecnici stanno lavorando sui numeri e sugli atti. Questa mattina, in commissione bilancio, è stato sentito il dirigente Alberto Depetro. Insieme all’assessore al ramo Danilo Giordano, sta coordinando le attività degli uffici finanziari. Il dirigente, ancora una volta, ha voluto stoppare eventuali allarmismi. Il municipio non corre alcun rischio sul piano della tenuta finanziaria e di bilancio. Anzi, come fa sapere il presidente della commissione bilancio, Pierpaolo Grisanti, il dirigente ha “contestato il clima da terrorismo finanziario, che a suo dire qualcuno sembrerebbe aver voluto alimentare nell’ultimo periodo”. Grisanti e gli altri componenti della commissione, Salvatore Scerra, Alessandra Ascia, Giuseppe Spata e Davide Sincero, vogliono fare una sintesi fedele dello stato dei conti dell’ente. “L’ente è riuscito contenere il rischio derivante dall’importante contenzioso”, ha spiegato ancora il dirigente. “Ad oggi non c’è nessuna condizione che possa portare il Comune ad una situazione di predissesto, non ravvisandosi squilibrio finanziario”, ha detto inoltre. Chiaramente, le criticità, spesso segnalate dalla Corte dei conti, non mancano. Palazzo di Città non riesce ad incamerare i tributi e l’evasione complessiva si attesta al trenta per cento. Depetro ha invece indicato che non ci sono responsabilità da addebitare a presunte crisi di liquidità per i ritardi nei pagamenti alla municipalizzata Ghelas. Si tratterebbe, invece, di “ritardi nella trasmissione della documentazione da parte dei vari settori del Comune”.
Gli uffici finanziari devono anche tenere sotto stretta osservazione il maxi credito vantato dall’Ato rifiuti, che si aggira intorno ai sedici milioni di euro. E’ ancora in corso una procedura giudiziaria, davanti ai giudici del tribunale di Palermo. Depetro ha ribadito che possono esserci le condizioni per una transazione, con un accordo che chiuda il capitolo. “Non risulta, allo stato, alcuna ipotesi transattiva al vaglio del settore finanziario”, ha però precisato. La commissione ora intende sentire, sempre in audizione, i nuovi componenti del collegio dei revisori, così da acquisire ulteriori dati.