FIRENZE (ITALPRESS) – “L’olio mette pace tra gli elementi. Toglie le scorie delle situazioni difficili fino a renderle facili. Per questo diventa nero, perchè gli altri continuino a rimanere immacolati”. Questo il senso del filmato animato “La pace dell’olio” (https://www.youtube.com/watch?v=zKXbMxPFJZY) prodotto dal Consorzio degli Oli Minerali Usati, che è stato presentato in prima nazionale nel contesto di Fiera Didacta Italia a Firenze.Il cortometraggio, elaborato dallo Studio Pandora, illustra la novella nata dalla penna dell’autore e divulgatore ambientale Roberto Cavallo e rappresenta un viaggio nel tempo dalla forte carica umana, per riflettere sul valore dei materiali e del loro riuso. “La pace dell’olio” racchiude una storia di generazioni che si susseguono, come le successive rigenerazioni dell’olio, tra le difficoltà della vita pronta a rinascere gioiosa. In questo senso l’olio, che diventa scuro dopo il suo utilizzo ma che torna chiaro dopo essere stato rigenerato, diviene metafora di un’instancabile forza che fa fluire la vita, ammorbidendone le increspature proprio come avviene all’interno del motore di un’automobile.”La pace dell’olio rappresenta una nuova moderna proposta educativa del Consorzio rivolta al mondo della scuola, un prodotto creativo che adotta il linguaggio universale delle arti visive per sensibilizzare giovani e adulti sulla forza inesauribile e vitale dell’economia circolare. La storia narrata, così ricca di umanità – sottolinea Riccardo Piunti, presidente del CONOU -, ci parla dell’olio come metafora di un elemento capace di portare armonia tra le persone promuovendo il dialogo tra le generazioni. Un messaggio di speranza che intende far riflettere i ragazzi sulle infinite possibilità del riciclo, in un’ottica matura di sostenibilità. Contribuire alla “educazione civica” delle nuove generazioni – conclude Piunti – veicolando i princìpi della sostenibilità e della circolarità in modo coinvolgente e attrattivo, è un obiettivo essenziale del Consorzio e di tutti coloro che desiderano davvero l’affermarsi dell’economia circolare, il che non può farsi senza la partecipazione di coloro che saranno i cittadini di domani”.Un gesto semplice e familiare, il rabbocco dell’olio lubrificante, è quasi magico agli occhi di un bambino e diventa il filo conduttore durante l’intera vita del nostro protagonista: tra metafora e realtà, La pace dell’olio vuole far soffermare l’attenzione dei ragazzi sul valore intrinseco dei materiali e su quanto sia importante farne buon uso, prendersene cura e rigenerarli. Le schede didattiche, destinate ai bambini delle scuole primarie (due schede per ogni ciclo) possono essere utilizzate prima e dopo la visione del cortometraggio: attraverso approfondimenti, giochi e attività i ragazzi scopriranno i concetti principali dell’economia circolare e del ciclo di vita dell’olio.A Didacta Italia il CONOU ha presentato anche un altro progetto, portato avanti insieme a WeSchool: “Una piattaforma informatica in cui più di 50 classi in Italia hanno lavorato insieme con la lavagna interattiva sull’economia circolare, sull’ambiente e il cambiamento climatico”. “Penso che questo sia anche un pò ilfuturo della scuola, cioè questa collettività virtuale dove viene condiviso il know-how”, ha sottolineato Piunti, che ha preso parte a una tavola rotonda sul tema “L’ambiente a scuola, tra innovazione e cultura digitale”, insieme con la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia.La digitalizzazione applicata al mondo della scuola “è sicuramente fondamentale – ha spiegato Floridia -, e non può essere scissa dalla sostenibilità perchè è proprio un nuovo modello abitativo, quello digitale, quello del mondo che bisogna assolutamente proteggere, ed abitare in modo sostenibile. Per questo abbiamo voluto dal ministero un piano sistemico, il piano Rigenerazione Scuola”. La volontà del ministero per l’applicazione del piano è “dare alle scuole risorse economiche per far sì che l’educazione civica, che è trasversale, possa avere dei laboratori concreti”, ha aggiunto.Presente alla tavola rotonda anche Roberto Bianco, presidente di Green Tire, che ha presentato il progetto “Questa non èfantascienza”: “Un lesson plan dedicato ai ragazzi con etàcompresa fra 9 e 14 anni, in maniera divertente ecoinvolgente li fa interagire con il proprio docenteutilizzando una metodica che è quella del design thinking, cioècerchiamo di spingere i ragazzi a ragionare su una problematica e a trovare una soluzione, magari basata sul riciclo del granulo di gomma derivato dai pneumatici, che insieme a delle resine può servire per realizzare ad esempio dei playground dove giocare in sicurezza o delle superfici dove svolgere l’attività sportiva”.- foto ufficio stampa CONOU -(ITALPRESS).