Gela. Fervono i preparativi per le celebrazioni del 10 Luglio in occasione della 79esima commemorazione dello sbarco degli americani a Gela. Si è riunito ieri mattina al palazzo di città il primo tavolo tecnico a cui hanno partecipato oltre al sindaco e all’assessore Malluzzo, i rappresentanti di alcuni dei Club service della città,l’archeologo Giuseppe la Spina e una delegazione della base USA NAS Sigonella: Capitano di Fregata Peyton Price , vice-Comandante della Stazione Navale di Telecomunicazioni e Computer (NCTS Sigonella) , Tenente di Vascello Paul Thompson accompagnati dal Responsabile Relazioni Esterne della NAS americana di Sigonella Alberto Lunetta.
“Poter partecipare a questi festeggiamenti è per noi membri della marina americana è un grande onore. Ha dichiarato il capitano di fregata Peyton Price-Vogliamo ricordare tutti coloro che hanno servito l’umanità perdendo la vita,perché è grazie al loro se noi siamo qui oggi.
I rappresentanti del gruppo archeologico Keloi,del Kivanis club e del Rotary club si sono dichiarati entusiasti della possibilità di partecipare al tavolo tecnico per poter proporre nuove iniziative e rendere sempre più grandi i festeggiamenti in città
Nuccio Mulè ,cultore della patria ha voluto sottolineare come Gela ,prima città liberata dagli alleati nell’ operazione Husky è seconda solo allo sbarco in Normandia per dispiegamento di forze e organizzazione strategica, per i passi compiuti verso la liberazione dal regime nazifascista che opprimeva l’Europa in quel periodo.
Al tavolo tecnico si è anche discusso delle tante modalità per rendere memorabili i festeggiamenti del prossimo anno in vista dell’80esimo anniversario dallo sbarco che vide Gela come protagonista. Per le celebrazioni del 2023 l’amministrazione spera di poter ospitare cariche politiche regionali e nazionali.
MA QUALE STORIA HANNO STUDIATO QUESTA GENTE PER FESTEGGIARE COME FESTA DI LIBERAZIONE LO SBARCO AMERICANO DEL 10 LUGLIO DEL 1943, DIMENDICANTO CHE HA CONTRASTARE LO SBARCO ERANO SCHIERATI DEI SOLDATI ITALIANI CHE HANNO PERSO LA VITA PER DIFENDERE IL SUOLO iTALIANO, A LORO AVETE PENSATO L’ITALIA ERA IN GUERRA CON L’AMERICA NEL BENE E NEL MALE. SINDACO COMPLIMENTI
Caro Signor Battiano,
noi siamo un popolo dalla memoria molto corta e come tale non possiamo certo onorare il ricordo di coloro che caddero difendendo il suolo patrio.
Se il sig. Sindaco volesse ricordare meglio (anche facendo qualche riflessione sul macellaio Patton) basta che vada poco oltre il bivio per Butera di fronte alla fornace, ci potrà trovare un pezzo di storia che narra di eroismo e di sacrifio; a quel punto potrà anche chiedersi se sia più giusto onorare i propi caduti oppure fare i salamelecchi (per non dire altro) agli Americani.
TdN