Gela. I rapporti politici tra la maggioranza e il gruppo consiliare di “Liberamente” sono decisamente compromessi e lo scontro a distanza sulle sorti del pontile sbarcatoio non ha di certo contribuito a rasserenare gli animi. Un altro capitolo di quello che fu un tentativo di idillio, ormai naufragato, si è concretizzato questa sera, in consiglio comunale. L’aula ha approvato la mozione sugli interventi per arginare il fenomeno del randagismo, presentata dai consiglieri di opposizione, Virginia Farruggia e Alessandra Ascia. Sia la grillina che l’esponente di “Rinnova” attendono che l’amministrazione comunale metta in campo soluzioni, a tutela anzitutto dell’incolumità pubblica. Un branco di randagi sta mettendo in crisi anche la gestione dell’area archeologica di Caposoprano. Quando, invece, si è trattato di valutare la mozione dei consiglieri Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, i pro-Greco hanno lasciato l’aula. Niente numero legale e mozione che pare destinata a non vedere riscontro. I consiglieri hanno portato all’assise civica una richiesta di “trasparenza” nell’affidamento degli incarichi esterni, soprattutto quelli destinati ai professionisti.
L’amministrazione comunale, per seguire importanti linee di finanziamento, si sta affidando ad esterni e il sindaco Greco, a sua volta, collabora con due esperti, l’ingegnere Pietro Inferrera e l’avvocato Giuseppe D’Aleo. Per il gruppo di “Liberamente”, gli incarichi vanno affidati con bandi pubblici e precise selezioni tra i candidati. Richiamando la legge regionale 7 del 1992, è indicato inoltre che debba essere l’assise civica a valutare l’attività e i risultati conseguiti dagli esperti, attraverso una relazione che l’amministrazione comunale dovrebbe far pervenire ai consiglieri. Tutti passaggi che per Casciana e Grisanti devono ritenersi propedeutici ad una maggiore “meritocrazia”. Stando così le cose, però, difficilmente la mozione troverà i numeri necessari, almeno tra le fila della maggioranza. I pro-Greco non hanno affatto gradito l’affondo partito da “Liberamente” e rivolto anche al sindaco, ritenuto responsabile dei ritardi nelle procedure per il pontile sbarcatoio.
