Crimini nazisti, nuovo decreto: Ventura, “chi ne ha diritto può accedere ai risarcimenti”

 
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Roma. Ci sono ancora delle possibilità per intraprendere la via del risarcimento, per chi subì danni e deportazioni dalla Germania nazista. Questo vale, ancor di più, per ciò che accadde in Italia. “Il recente decreto legge 36 del 2022 – spiega l’avvocato Giuseppe Ventura – ha dato una nuova possibilità a tutti coloro che hanno subito crimini di guerra da parte della Germania nazista. C’è la possibilità di accedere ai risarcimenti. Già la Corte costituzionale, con la sentenza 238 del 2014, stabilì che la Germania poteva essere portata in giudizio e condannata”. Il nuovo decreto autorizza un fondo economico da 55 milioni di euro, fino al 2026. “Sono somme – aggiunge Ventura – destinate proprio ai risarcimenti, per chi ne avrà diritto. Ne possono beneficiare i diretti interessati o i loro eredi, purchè si tratti di cittadini italiani. La competenza, secondo il codice di procedura civile, è del giudice del luogo dove risiede o ha domicilio il convenuto e in questo caso la rappresentanza tedesca in Italia. Quindi, l’ambasciata a Roma. Il giudice è appunto quello civile del tribunale della capitale. Chi vorrà adire il giudice, dovrà farlo entro il 30 maggio. Trascorso questo termine, non potrà chiedere più nulla”.

Serve un documento che attesti la deportazione in Germania o nel caso siano gli eredi ad agire un’attestazione che definisca il grado di parentela e l’avvenuta successione. “Già in passato la Germania è stata condannata per casi simili”, conclude Ventura.

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