Gela. Una pistola 6,35 e otto cartucce sequestrate lo scorso ottobre all’interno di un garage.
I controlli dopo gli spari di via Cascino. Per quei fatti, in manette finì il ventiduenne Orazio Tosto, giovanissimo che stando agli inquirenti aveva la disponibilità proprio del vano finito al centro dei controlli condotti dagli agenti di polizia del commissariato. L’arma aveva la matricola abrasa. Adesso, il giovane si presenterà davanti al giudice dell’udienza preliminare. Lasciò il carcere di contrada Balate dopo pochi giorni dall’arresto, il gip accolse le richieste arrivate dal difensore di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio. L’arma e le cartucce vennero ritrovate in uno zainetto nascosto nel garage. Davanti ai giudici, la difesa del ventiduenne dovrebbe rinnovare la richiesta di un eventuale patteggiamento, di modo da chiudere la vicenda processuale senza arrivare al dibattimento. I controlli della polizia partirono subito dopo gli spari di via Generale Cascino che ferirono il giovanissimo Giuseppe Trubia e raggiunsero una Renault Clio con a bordo due persone, ferma a pochissima distanza da alcuni locali della zona. A sparare, stando agli inquirenti che verificarono anche il contenuto delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, sarebbe stato il venticinquenne Alessandro Pellegrino, a sua volta condotto nel carcere di contrada Balate e attualmente sottoposto ad indagine.