Gela. Se dalla Regione, attraverso l’Autorità di bacino, non è ancora stato trasmesso il parere richiesto mesi fa, a Roma invece è stata conclusa la fase di valutazione ambientale del progetto della nuova tangenziale. Il Ministero della transizione ecologica e quello della cultura hanno di fatto chiuso l’intero iter, rilasciando i pareri sulla compatibilità ambientale e sulla valutazione di incidenza. Il via libera è stato ufficializzato con un decreto. Cinque pagine che illustrano tutti i passaggi condotti, anche con il giudizio rilasciato dalla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas. E’ il provvedimento che si attendeva per far scattare l’ultima fase, verso l’approvazione finale. La tangenziale è tra le opere strategiche, inserite nell’elenco delle priorità nazionali poste da Anas. Sembrava che potesse finire nel baratro delle incompiute, ma così non è stato. Bisognerà comunque concretizzare, affidando i lavori e facendo partire i cantieri. Qualora si sbloccasse anche il rilascio del parere dell’Autorità di bacino, il progetto potrebbe essere trasmesso al Consiglio nazionale di Anas, per l’ultimo sì. Il decreto riporta le firme del direttore generale valutazione ambientali, Gianluigi Nocco, e del direttore generale archeologia belle arti e paesaggio, Federica Galloni. “E’ espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale ai sensi dell’articolo 25 del decreto legislativo n.152 del 2006 per il progetto definitivo S.S.626 Valle del Salso, lotti 7 e 8 e completamento tangenziale di Gela tra la S.S.117 e la S.S.626 (Caltanissetta-Gela)”, presentato dalla società Anas spa, subordinato al rispetto delle condizioni ambientali di cui agli articoli 2 e 3 del presente decreto”, così si legge nell’atto. A Roma, il senatore grillino Pietro Lorefice ha continuato a seguire tutte le fasi e la scorsa settimana aveva sottolineato i ritardi dell’Autorità di bacino regionale, che deve rilasciare il parere richiesto. Se non si arrivasse all’affidamento della gara entro fine anno, il rischio sarebbe di perdere fondi per oltre trecento milioni di euro. Una preoccupazione rilanciata dai sindacati del settore, sulla scorta di quanto spiegato da Lorefice. Il decreto che riconosce la compatibilità ambientale chiude gli adempimenti che erano in corso, attraverso le verifiche ministeriali iniziate due anni fa, dopo la trasmissione di tutte le carte progettuali da parte di Anas. Dovranno essere rispettate le condizioni poste, che rientrano nei pareri favorevoli rilasciati. Il consiglio comunale ha già autorizzato la variante al prg, proprio per il progetto.
Le prossime saranno settimane cruciali, per l’approvazione definitiva e la gara, che visto l’importo sarà comunque una procedura piuttosto complessa. Il commissario straordinario, l’ingegnere Raffaele Celia, a febbraio ha dato comunicazione a tutti gli enti interessati (a partire dai Comuni di Gela e Butera) dell’avvio della fase della conferenza di servizi, anche per apporre i vincoli di esproprio nelle aree sulle quali si svilupperà il percorso della tangenziale. A livello locale, si sono tenuti incontri, anche nel recente passato. Il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri aveva ribadito che la tangenziale era tra le priorità nazionali, al punto di prevedere un commissario. Di recente, l’amministrazione comunale ha avuto interlocuzioni istituzionali. Il decreto è però un passaggio quasi decisivo, ora con tutte le firme in calce.