Gela. “La scelta dei candidati per le regionali non tocca a noi farla. Ci sono le sedi opportune e non mi pare il caso di fare dibattiti sui giornali”. Pino Federico sembra intenzionato a non aprire fronti di contrasto nell’area di centrodestra che si rifà a DiventeràBellissima e Fratelli d’Italia. Il presidente della Regione Nello Musumeci, nel corso della conferenza programmatica del partito di Giorgia Meloni, ha confermato che ci sarà un’unica lista per le regionali, con Db che confluirà in Fratelli d’Italia. “Al momento, sappiamo solo questo – dice ancora Federico – è inutile dividersi su cose che non esistono. Con la lista di DiventeràBellissima ero candidato e ora vedremo chi verrà scelto. Se mi verrà chiesta la disponibilità e il mio gruppo mi appoggerà, io sono pronto. Tutti dobbiamo dare un contributo per far sì che Fratelli d’Italia sia il primo partito dopo le urne del prossimo autunno. Bene hanno fatto il presidente Musumeci e l’assessore Ruggero Razza ad individuare questa come la scelta migliore”. Federico si rivolge principalmente agli esponenti locali del gruppo politico della Meloni, che, inutile nasconderlo, vorrebbero essere rappresentati da una candidatura interna al partito. Un’eventuale “scalata” di Federico non viene vista come l’opzione giusta, tutt’altro. “Ci sono le segreterie provinciali, quelle regionali e nazionali – aggiunge l’ex parlamentare regionale – sono le sedi idonee per scegliere. Ad oggi, non ci sono nomi già definiti. Ho deciso di dare un contributo perché penso che attualmente il territorio non abbia una rappresentanza adeguata. E’ un mio pensiero. Però, non dobbiamo dare l’idea di dividerci. E’ giusto che ci sia chi ha l’ambizione di candidarsi. E’ legittimo. Verranno fatte delle scelte, che bisognerà rispettare”. Federico, lo scorso anno, ha ufficialmente aderito al partito del presidente Musumeci. Una scelta analoga l’ha fatta il consigliere comunale Gabriele Pellegrino. Ora, FdI e Db programmano un’unica lista, a seguito di un’ampia intesa politica raggiunta dai leader. L’ex presidente della provincia non sembra preoccupato e pare abbia la convinzione di potersi giocare le sue carte. Non a caso, osserva anche quello che sta accadendo fuori dalle stanze delle segreterie di DiventeràBellissima e Fratelli d’Italia. “Penso che il progetto debba essere inclusivo e vada aperto a chi ha intenzione di sostenerlo, compresi i movimenti civici. E’ vero che il civismo ha un peso consistente in questa fase – aggiunge – ma i partiti manterranno la loro centralità, perché sono i veri riferimenti sul territorio delle forze politiche nazionali”. Lo scorso fine settimana, è stato ufficialmente presentato “Rinnova”, un movimento che ha già trovato collocazione nell’area civica ma che, inevitabilmente, così come quelli che l’hanno preceduto, sarà nell’elenco stilato dai candidati, in cerca di sostegno.
La linea di Federico non cambia. “Sono sceso in campo per dare un contributo vero alla città e non per alimentare dissidi e polemiche, questo deve essere chiaro”, aggiunge. All’ex parlamentare Ars non sfugge neanche il riverberarsi delle conseguenze generate dalle azioni criminali, che sono tornate a farsi sentire. “Certo che sono preoccupato – conclude – rischiamo di ritornare al passato e ai tempi bui. Sono ancora più preoccupato perché viene colpita pure la classe politica, ingenerando paura. Nessuno fa politica per lavoro ma diamo un contributo alla comunità. Se montano timori e paura, allora tutto diventa più difficile e si ripercuote sulla città. Sono certo che le forze dell’ordine e la prefettura sapranno dare la giusta risposta”. Federico, nonostante le novità in casa Db, con la lista unica insieme a Fratelli d’Italia, non pare affatto intenzionato a rinunciare all’eventuale corsa verso l’Ars, mettendo sul tavolo la sua consistenza politica e i risultati anche del recente passato.