Gela. Questa sera, l’assise civica dovrà esprimersi sulle sorti del pontile sbarcatoio, che da anni necessita di interventi di consolidamento e messa in sicurezza. A gennaio di un anno fa, si verificò un vasto crollo. Da allora, l’area è interdetta, per ragioni di sicurezza. Il fronte di chi vuole salvaguardare il pontile è decisamente ampio e a questo si iscrive anche l’amministrazione comunale. Ieri, il sindaco e gli assessori hanno approvato un atto di indirizzo, che sostanzialmente sintetizza la scelta della giunta. Gli oltre sei milioni di euro stanziati dalla Regione per abbattere l’intera struttura vanno invece destinati al consolidamento e al ripristino dei tratti più compromessi, così da salvaguardare un pontile che viene indicato come testimonianza storica, sia di una città che in passato fece del mare una risorsa vera sia del secondo conflitto mondiale e dello sbarco alleato. Secondo il sindaco Greco e gli assessori, solo qualche anno fa la stessa Regione aveva sostenuto il rilancio del pontile, anche in una prospettiva portuale e di collegamento. Ora, invece, sono stati stanziati ingenti fondi per la demolizione totale. Una contraddizione che per la giunta comunale non può essere sostenuta. Così, l’amministrazione si schiera con il comitato a difesa della struttura sul lungomare.
“L’ex pontile sbarcatoio merita di essere considerato un’opera di importanza storica cui è legata la stessa identità culturale, economica e paesaggistica della città, in quanto struttura di primario valore caratterizzante la sua stessa dimensione urbana di prima città novecentesca tra quelle dell’intera fascia sud della Sicilia, di importante centro marittimo del primo novecento e luogo in cui è ancora vivo il ricordo dei sanguinosi eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale che, partendo dall’operazione Husky e passando dalla violenta “Battaglia di Gela”, diedero inizio alla Campagna d’Italia, con la liberazione della città e poi della Sicilia dalla tirannide nazifascista”, si legge nell’atto di indirizzo. Si ribadisce che c’è “la ferma e irremovibile volontà dell’intera comunità gelese di vedere impegnate le stesse somme già rese disponibili per la sua demolizione al finanziamento degli urgenti interventi di consolidamento e di ristrutturazione dell’ opera”, riporta il provvedimento. L’atto di indirizzo potrebbe essere proposto in consglio comunale, nel corso del dibattito di questa sera.
Buttatelo a terra e ne fate uno nuovo come quello di Senigallia ( AN ) , costerà anche meno che ripristinarlo !!!!