Gela. Come abbiamo riferito ieri i tempi per chiudere l’iter della nuova tangenziale, con un investimento da oltre 300 milioni di euro, rischiano di allungarsi, mettendo a rischio il finanziamento. L’ha spiegato il senatore grillino Pietro Lorefice. I sindacati del settore riprendono l’allarme e chiedono alle istituzioni di fare presto e di sbloccare le procedure. Per un parere dell’Autorita’ di bacino gli atti, come ha riferito il senatore, sono rimasti fermi per almeno sei mesi. I segretari di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, lanciano un ulteriore grido di allarme. “Il territorio non può essere preso a schiaffi”, dicono Francesco Cosca, Francesco Mudaro, Nuccio Mangione e Francesco Sodano. “Siamo pronti ad attivare una nuova alleanza sociale”, aggiungono. Tutto finalizzato a creare le condizioni per rilanciare investimenti e infrastrutture. Per i sindacati, il territorio presenta le stesse caratteristiche di altre zone d’Italia, dove però burocrazia e politica garantiscono le basi per servizi e infrastrutture, del tutto assenti a queste latitudini.
L’investimento è considerato fondamentale per i collegamenti viari e per l’occupazione, in un settore delle costruzioni in costante sofferenza e che troverebbe vero respiro, con diversi anni di lavori per la realizzazione della tangenziale. È considerata inoltre una via fondamentale, anche sul fronte turistico.