Gela. Sulle sorti del maxi investimento agrofotovoltaico, sorto con la denominazione di “Ciliegino”, si sa ben poco. L’iniziativa originaria della cooperativa Agroverde non ha mai visto la luce, nonostante l’avvio dei lavori. Tanti ex proprietari delle aree, nelle contrade Sant’Antonio, Cappellania e Tenuta Bruca, attendono di ricevere gli indennizzi per gli espropri. Sono passati anni e si sono susseguiti tentativi di ripristino, tutti andati a vuoto. Questa mattina, il parlamentare regionale Giuseppe Arancio ha spiegato di aver scritto al presidente del consiglio Mario Draghi e ai ministeri dello sviluppo economico e della transizione ecologica. L’esponente dem chiede che il governo intervenga per riattivare il progetto e contribuire alla produzione di fonti energetiche alternative, ancora più importanti oggi davanti alla crisi del gas. La Regione ha già provveduto a revocare le autorizzazioni che erano state rilasciate ad Agroverde. In questi anni, tante aziende del settore hanno messo gli occhi su aree locali, avviando iter per progetti sull’agrofotovoltaico.
“Riprendere il progetto Ciliegino”, Arancio scrive a Draghi: “È investimento strategico”
Arancio ha anche inoltrato una missiva al sindaco Lucio Greco e tra gli altri aspetti, torna anche sull’atto di indirizzo di due anni fa, varato dall’assise civica e che di fatto delineava la volontà dell’amministrazione di insistere sul progetto e di procedere alla copertura completa degli espropri. Era stato nominato come consulente anche l’ex dirigente regionale Salvat D’Urso. L’iniziativa di Arancio trova piena condivisione dal partito locale, come ha confermato il dirigente Giuseppe Fava, che sui temi dell’energia e dell’agricoltura sta sviluppando proposte per conto del partito, come già accaduto sul ciclo delle acque reflue. Per i dem, l’investimento sull’agrofotovoltaico può diventare strategico, nella diversificazione delle fonti energetiche, anche per la capacità che raggiunge i 120 Mw. Arancio ha ribadito che si deve agire adesso, sfruttando la scia dei finanziamenti del Pnrr. Anche questa scelta, formalizzata da Arancio, potrebbe andare in direzione del dialogo sui temi e sugli investimenti, che i dem locali hanno proposto al sindaco.
Trasformiamo la piana di Gela in una piana di pannelli solari e facciamo scomparire l’agricoltura, impegnativi a risolvere il problema delle dighe piuttosto