Gela. Si faccia chiarezza intorno ad una vicenda quanto mai complessa. Che ruolo ha Invitalia? Il messaggio arriva direttamente dalla commissione comunale sviluppo economico che, appena insediatasi, ha già avviato la propria attività, concentrando l’attenzione intorno al caso Eni. Il presidente Antonio Torrenti e gli altri componenti Vincenzo Giudice, Anna Comandatore, Carmelo Orlando e Angela Di Modica non escludono neanche ulteriori approfondimenti sulla vicenda. “C’è da fare attenzione – spiega lo stesso Torrenti – molto spesso si fa confusione tra il protocollo firmato nel novembre di due anni fa e l’accordo di programma stilato dalla giunta. Credo, comunque, che il nodo centrale sia un altro. Vorremmo capire che ruolo ha in tutta questa vicenda Invitalia. Dovrebbe essere quest’agenzia nazionale a coordinare tutti gli interventi finalizzati ai nuovi investimenti sul territorio anche nell’ottica di quanto indicato nell’accordo di programma. Allora, mi viene da chiedere se ci siano stati effettivamente degli incontri tra l’amministrazione comunale e i funzionari d’Invitalia e se non sia necessario che la giunta metta al corrente anche il consiglio comunale”.
Ancora lo yard industriale. Per Torrenti, comunque, gli investimenti finanziabili devono concentrarsi prevalentemente sull’infrastrutturazione. “Questa città è profondamente in ritardo – conclude il presidente della commissione – ho sempre apprezzato chi come Guido Siragusa ha, già in passato, sollevato la necessità di uno yard industriale senza il quale Gela sarà sempre tagliata fuori dai circuiti che contano a partire dalla realizzazione della stessa piattaforma Prezioso K prevista dal gruppo Eni e indicata nel protocollo d’intesa”.
