Gela. Dopo l’investitura politica semi-ufficiale, che è arrivata dal gruppo cittadino, nelle scorse ore il segretario provinciale dem Peppe Di Cristina ha incassato anche quella, praticamente ufficiale, del partito dell’intero territorio. La direzione provinciale del Pd, alla presenza del segretario regionale Anthony Barbagallo, collegato in remoto, ha indicato i due nomi per la corsa all’Ars. Sono quelli dello stesso Di Cristina e dell’attuale assessore della giunta di San Cataldo, Marco Andaloro, risultato il più suffragato in assoluto alle amministrative dello scorso anno. Di Cristina, anche per il ruolo ricoperto, dirà sì a breve, una volta completate le ultime formalità. La relazione politica che ha presentato alla direzione provinciale è stata approvata all’unanimità. Di Cristina è tornato a contestare le scelte del governo Musumeci, che ritiene abbiano del tutto danneggiato il territorio della provincia di Caltanissetta, a partire da Gela e dal suo sistema sanitario. “Del resto, è il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che l’ha definito il governo peggiore della storia e se lo dice lui, questa volta siamo d’accordo”, ha chiosato il segretario dem. Tutte le componenti comunali del Pd provinciale confluiscono sulla sua candidatura e su quella di Andaloro. La lista sarà completata al termine della tornata delle amministrative e toccherà alla componente “rosa”, che andrà a chiudere il cerchio. La direzione provinciale, tenutasi a Niscemi, dove i dem hanno scelto il progetto del candidato sindaco Carlo Pisa, ha consentito di concretizzare un passaggio di consegne, politicamente importante. Giuseppe Arancio (accolto con un lungo applauso di tutti i presenti) ha comunicato che non correrà per le regionali del prossimo autunno, di fatto aprendo la strada a Di Cristina e ad Andaloro.
Barbagallo è certo che la federazione della provincia di Caltanissetta saprà schierare quella che alle urne diventerà “la prima lista”. “I sondaggi ci danno avanti”, ha spiegato. I dem hanno aperto la fase elettorale e il momento clou sarà proprio quello delle regionali, con un partito provinciale che punta molto su una nuova generazione, che in Di Cristina e Andaloro trova dei riferimenti che da sempre hanno seguito le sorti del partito, facendo la “gavetta” politica e militando ad ogni livello. Per i dem, sarà cruciale valutare i risultati e mantenere la rappresentanza territoriale all’Ars, per concretizzare il polo “progressista”, che dovrebbe fare da perno fondamentale, insieme ai grillini e alle altre formazioni di centro-sinistra.