Ventotto operai aspettano solo una firma, la rabbia dei lavoratori della raccolta rifiuti: sono ancora fermi

 
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Gela. La tensione sociale, soprattutto in queste settimane, si sposa con l’emergenza occupazionale. I ventotto operai del servizio di raccolta rifiuti. A protestare, infatti, non sono soltanto gli operai dell’indotto Eni, finiti fuori dal ciclo produttivo. Nelle scorse ore, ventotto lavoratori del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ancora non assorbiti dalla Tekra, hanno nuovamente manifestato tutto il loro malcontento tra i corridoi del municipio. Al termine di un vertice che ha riunito l’amministrazione comunale, i responsabili della Tekra e le organizzazioni sindacali, con in testa la Fip Cisl di Vincenzo Averna, si è raggiunta un’intesa di massima finalizzata al rientro dei ventotto operai tra le fila della società campana. Manca, però, il via libera dal consiglio d’amministrazione della Srr 4. “E’ assurdo – si sono sfogati i lavoratori in attesa – aspettiamo da otto mesi, siamo fermi senza un lavoro e tutto si blocca per una semplice firma”. A questo punto, decisivo dovrebbe essere l’insediamento del nuovo cda della Srr 4 e del presidente, unico legittimato a formalizzare il via libera. “La prossima settimana – dice lo stesso Vincenzo Averna – dovrebbe arrivare il via libera al rientro di ventotto operai che aspettano da diversi mesi. Sarebbe un’ottima notizia per loro e per le loro famiglie. Sia la Tekra che l’amministrazione comunale hanno comunque dimostrato tutta la volontà di chiudere questa partita”.

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