Qualcuno cercò di truffarlo? Il reato è prescritto ma l’imputato vuole la verità

 
0

Gela. Denunciò di essere stato raggirato a seguito di un finanziamento per l’acquisto di un ciclomotore mai richiesto. Un cinquantaduenne, però, è finito sotto processo con l’accusa di calunnia. Secondo i magistrati della procura, avrebbe solo mentito.

Venne raggirato? L’uomo al centro del caso ha sempre sostenuto che il finanziamento sarebbe stato attivato a suo nome e con documenti falsi da qualcuno che aveva intenzione di truffarlo. Intanto, è finito a giudizio davanti al giudice Chiara Raffiotta. Ancor prima dell’apertura del dibattimento, proprio il magistrato, su indicazione del pubblico ministero Sonia Tramontana, ha accertato l’avvenuta prescrizione del reato. Una prescrizione, però, che potrebbe non chiudere il procedimento. Il legale di fiducia del cinquantaduenne, l’avvocato Salvo Macrì, sembra intenzionato a proseguire il processo. La difesa è convinta dell’assoluta buona fede dell’imputato e potrebbe decidere di provare direttamente in giudizio che il cinquantaduenne fu vittima di una vera e propria truffa.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here