Gela. In ballo c’è un pacchetto da otto milioni di euro per finanziare gli ammortizzatori sociali in favore degli operai dell’indotto riamasti fuori dal ciclo produttivo Eni. Una modifica alla normativa sugli ammortizzatori sociali. Sono queste le ultime novità che arrivano dal tavolo di confronto avviato alla Regione. A poche ore dalla manifestazione di domani, l’amministrazione comunale e la presidenza della regione mirano a presentare un documento unitario sul tavolo del Ministero dello sviluppo economico, in vista dell’incontro di mercoledì. Il confronto palermitano, alla presenza di sindacati ed Eni, è stato aggiornato a domani mattina per formalizzare l’intesa. In sostanza, viene proposta una modifica alla normativa nazionale in materia di ammortizzatori sociali che consentirebbe di finanziarli per l’intero 2016 in favore degli operai dell’indotto e di quelli che hanno perso le coperture già lo scorso anno. “Gli otto milioni di euro – dice il vice sindaco Simone Siciliano appena uscito dal confronto – sarebbero un fondo che la presidenza della Regione è disponibile a finanziare. In ogni caso, chiederemo che sia il Ministero a partecipare alle coperture del caso”. Gli interventi dovrebbero coprire il periodo di fermo dei cantieri, nella prospettiva di una ripresa all’interno di raffineria e non solo. “Eni – conclude Siciliano – ha confermato ancora una volta di voler investire in città secondo quanto stabilito nei progetti iniziali”. Nel pomeriggio di domani, inoltre, proprio l’amministrazione comunale dovrebbe confrontarsi con i manager Eni in vista di eventuali nuovi progetti legati soprattutto alla sfera tecnologica.