Termovalorizzatore, Greco ha riunito la giunta: possibile monotematico

 
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Gela. In giornata, dovrebbe essere rilasciato un comunicato ufficiale, congiunto, del sindaco Lucio Greco e dell’intera giunta, oltre che del presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. Verrà definita la posizione dell’amministrazione comunale sul progetto del termovalorizzatore, ieri annunciato dal presidente della Regione Nello Musumeci. Questa mattina, in maniera urgente, Greco ha convocato gli assessori e Sammito. Non è da escludere che il presidente dell’assise civica, passando da una riunione dei capigruppo, possa proporre un consiglio monotematico, proprio sul tema del termovalorizzatore. “E’ giusto che la valutazione venga effettuata in un incontro pubblico, con l’intero consiglio – dice Sammito – soprattutto, coinvolgendo esperti e tecnici, per delineare i pro e i contro di un progetto di questo tipo”. Il sindaco ha voluto avere un confronto con tutti gli assessori e con il presidente Sammito. A breve, sarà comunicata la posizione dell’amministrazione comunale, che probabilmente non era stata informata del fatto che la città rientrasse tra le opzioni sul tavolo per l’impianto. Da quanto emerge, in maniera ancora assai generica, non pare ci sia un no a prescindere.

La prossima settimana, il sindaco avrà incontri a Palermo, per valutare anche gli aspetti tecnici e prendere contezza di maggiori elementi. Al momento, infatti, non è neanche chiaro quale potrà essere l’area per realizzare l’impianto da 647 milioni di euro, che dovrebbe servire buona parte della Sicilia occidentale. Il fronte del no ha già fatto riscontrare le vibranti opposizioni al progetto sia dei grillini del Movimento cinquestelle che dei dem.

1 commento

  1. Dal mio modesto punto di vista, il sindaco fa bene a chiedere delle delucidazioni alla regione, in merito al termovalorizzatore; ma è anche chiaro che bisogna porre rimedio alla situazione dei rifiuti. Giusti gli approfondimenti, ma alla fine bisogna scegliere. Il punto è: che i negazionisti sono per il no a prescindere, perché i 647 milioni sono noccioline rapportati alla salute, per il fatto che il termovalorizzatore inquina l’aria. La discarica inquina le falde acquifere,ma è una soluzione che a molti politici piace di più. L’immondizia che si produce in qualche maniera bisogna smaltirla, o aspettare ancora in attesa che qualcuno brevetti qualche formula che renda commestibile i rifiuti che si producono. Dal mio punto di vista dietro alla rinuncia di questo investimento c’è la disoccupazione e l’emigrazione. Vuol dire: che anziché vivere con il termovalorizzatore situato a Gela, molti cittadini si dovranno adattare per vivere dove c’e un termovalorizzatore tedesco, francese, inglese o scandinavo.( Diciamo che è solamente l’eterna politica dei chiacchieroni )

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