Gela. Tensione nella notte davanti l’ingresso principale della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. Gli operai del gruppo Riva e Mariani, destinatari di ventiquattro provvedimenti di licenziamento, hanno mantenuto il loro presidio di protesta, iniziato diverse ore prima: per questa ragione, la direzione di raffineria
ha scelto di far accedere i turnisti in fabbrica a bordo di due pullman.
Una decisione assunta per evitare l’eventuale contatto tra gli operai in sit in, intenzionati a chiedere la solidarietà di tutti i colleghi, e gli operatori Eni impegnati nel servizio notturno. Così, i due pullman sono arrivati fin dentro la fabbrica carichi di operatori del diretto. Sul posto, sono arrivate pattuglie di polizia e carabinieri.
Non sono mancate le contestazioni da parte degli operai di Riva e Mariani davanti ai colleghi del diretto che, nonostante la protesta in atto, hanno scelto di accedere comunque agli impianti.
“Vergogna – urlavano i lavoratori in protesta verso i pullman carichi di operatori Eni – noi perdiamo il posto di lavoro e voi calpestate la nostra dignità andando ugualmente a lavorare”. Il presidio, intanto, dovrebbe proseguire anche nelle prossime ore.
