Gela. Un anno fa, entrò impugnando una lama all’interno dell’hotel Sole all’ex Ospizio Marino. L’irruzione nell’albergo. Adesso, arriva la condanna ad un anno e dieci mesi di reclusione per il ventitreenne Paolo Biundo. Il giovanissimo, almeno stando alle accuse, minacciò il titolare dell’albergo per cercare di avere denaro. Dopo l’arrivo dei carabinieri, li avrebbe aggrediti nel tentativo di evitare l’arresto. Il giovane, in più occasioni, escluse di aver organizzato una rapina: si sarebbe trattato solo del tentativo di chiedere un prestito al titolare della struttura. Una versione, però, che non ha convinto gli investigatori. Difeso dall’avvocato Davide Limoncello, si è presentato davanti al giudice dell’udienza preliminare Veronica Vaccaro. A conclusione del giudizio abbreviato scelto dalla difesa, il pm Lara Secaccini ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione. La difesa, però, ha sottolineato come non ci fosse alcuna intenzione, da parte dello stesso Biundo, di rapinare i titolari dell’hotel. Il giovanissimo, nelle scorse settimane, si è anche offerto di risarcire i danni causati alla struttura. Per l’avvocato Limoncello, addirittura, si sarebbe concretizzata un’ipotesi di reato impossibile, dato che al momento dell’ingresso di Biundo non c’era denaro in cassa. Alla fine, il gup Vaccaro ha deciso comunque di condannarlo.