Gela. “Il Pd? Ha già dimostrato di essere inaffidabile. Ha abbandonato la nave, quando c’era maggior bisogno di sostenere l’amministrazione comunale”. Il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito mette da parte il ruolo istituzionale e conferma di avere tanti dubbi sul possibile tavolo comune con i dem, su temi come il rilancio industriale e la ripresa del comparto agricolo. Sono stati i democratici a farsi avanti e il sindaco vuole però che il confronto sia esteso a tutta la sua maggioranza. Greco ha avuto diverse interlocuzioni con gli alleati, non tutti entusiasti di una possibile ripresa del canale politico e istituzionale tra Palazzo di Città e la segreteria del Partito democratico. “Io sono abituato a non lasciare mai la barca e a farla arrivare a destinazione – aggiunge Sammito – questo, credo, la dice lunga su cosa pensi del Pd. Al di là di questo, però, se ci sono partiti che hanno proposte per la città, e non mi riferisco solo al Pd, ma il discorso vale per centrosinistra e centrodestra, è giusto ascoltare e valutare. Ha fatto bene il sindaco a spiegare che il tavolo va esteso a tutta la maggioranza, che fino ad oggi non l’ha mai lasciato e l’ha sempre sostenuto. Non esistono tavoli a due, non servono a nulla”. Per Sammito, i confini devono essere netti, evitando tentennamenti politici. I dem possono mettere sul tavolo le loro proposte, ma senza sconfinare nel territorio politico della maggioranza, dalla quale hanno più volte preso le distanze.
“Ripeto, in politica è giusto ascoltare proposte sulla città – dice ancora – su rilancio industriale e agricoltura l’amministrazione comunale sta lavorando e i risultati ci sono. Non penso che quello del Pd possa essere un contributo tale da arrivare a soluzioni migliori di quelle messe in campo dalla giunta. Ascolteremo e valuteremo. Il sindaco, anche per il suo ruolo istituzionale, non può chiudere la porta ad un partito che ha proposte per la città. Però, deve essere chiaro quello che il Pd ha fatto contro l’amministrazione comunale”. Sammito, sempre più vicino a Forza Italia e in rampa di lancio per una candidatura azzurra all’Ars, non boccia totalmente il tavolo con il Pd, ma esclude che il dialogo possa cambiare le cose negli equilibri interni dei pro-Greco. Un’ipotesi, quest’ultima, che sicuramente farebbe partire riflessioni anzitutto tra i forzisti, che con il Pd non hanno intenzione di condividere nessun percorso, dopo la fine dell’alleanza di tre anni fa.