I consiglieri ai presidi degli operai e il sindacato nazionale arriva in città: la mobilitazione è generale

 
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Gela. La protesta dei lavoratori dell’indotto Eni è arrivata al terzo giorno consecutivo. I consiglieri ai presidi. Gli operai continuano a presidiare le principali arterie stradali d’accesso alla città. La mobilitazione, a differenza del recente passato, inizia però a diventare complessiva. Ci sono gli operai ma ci sono anche i commercianti e le categorie produttive insieme alle istituzioni del territorio, compresi i sindaci di molti comuni limitrofi. Intanto, come già preannunciato, il consiglio comunale si è riunito al presidio organizzato nei pressi del centro direzionale Enimed, lungo la statale 117 bis Gela-Catania. Oltre ai consiglieri, c’era il deputato regionale del Pd Giuseppe Arancio. Inizia a muoversi anche la politica locale che, soprattutto negli scorsi mesi in concomitanza con altre proteste degli operai è sembrata piuttosto distante.

Chimici e metalmeccanici si organizzano. La centralità, non solo mediatica, della vertenza porterà in città anche i calibri “pesanti” del sindacato nazionale. I chimici della Filctem Cgil hanno già organizzato un direttivo straordinario alla presenza del segretario generale Enzo Miceli. I metalmeccanici della Fim-Cisl, invece, hanno definito l’arrivo del segretario generale nazionale Marco Bentivogli. I nazionali sono pronti ad incontrare gli operai impegnati nella protesta.  

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